ARCHIMEDE (᾿Αρχιμήδης)
Studioso e matematico greco. Nacque a Siracusa attorno al 286 e vi morì nel 212 a. C., quando la città fu espugnata dai Romani. Di A. non si hanno ritratti sicuramente identificati.
Un'erma del Museo Naz. di Napoli, che al momento della scoperta fu attribuita ad A. per l'errato completamento dell'iscrizione frammentaria, fu poi generalmente identificata con Archidamo (v.). Altre identificazioni con A. (come quella della cosiddetta erma di Eschilo dei Musei Capitolini: Bernoulli, Gr. Ik., i, 20) sono insostenibili perché manca ogni concordanza cronologica. Un mosaico a Francoforte con la rappresentazione di un soldato romano che si approssima ad A. per ucciderlo, sovente riprodotto come antico, è una falsificazione della prima metà del sec. XIX.
Bibl.: J.J. Bernoulli, Griechische Ikonographie, Monaco 1901, II, 178; A. Zingher, in Weltall 34, 1935, pag. 126 ss.; K. Schefold, Die Bildnisse der antiken Dichter, Redner und Denker, Basilea 1943, p. 195.