SOFFICI, Ardengo (XXXII, p. 15)
Scrittore, poeta e pittore, morto a Vittoria Apuana il 19 ottobre 1964. Nel 1938, nel pubblicare la sua raccolta complessiva di versi, Marsia e Apollo, S. insinua già nel titolo un suo preciso giudizio in quanto, se si eccettua la prima parte, Poesie giovanili (1901-1908), egli raccoglie nella sezione intitolata Marsia le liriche della sua stagione avanguardistica e "lacerbiana", mentre in quella intitolata Apollo (Apollo è appunto il vincitore del satiresco e presuntuoso Marsia) la produzione classicheggiante e non di rado retorica (che comprende anche una sezione di traduzioni e un gruppo di liriche in francese). Il recupero di un gusto classicheggiante si unisce, nell'ultima fase sofficiana, a quella tendenza diaristica e autobiografica già chiaramente emersa sin dalle prime prove dell'artista. Per alcuni versi però entrambi i momenti sembrano svolgersi all'insegna di una lettura del tutto personale del Foscolo: se il poeta delle Grazie è riecheggiato in Elegia dell'Ambra del 1927 (poi raccolta nella già cit. sezione Apollo), il Foscolo didimeo, umoristico, autoironico e malinconico rivive soprattutto in Itinerario inglese, del 1948 (e quasi contemporaneamente, non a caso, lo scrittore ristampa il giovanile Ignoto Toscano, fantastico personaggio ricalcato, oltre che sul leopardiano Filippo Ottonieri, ancora sul foscoliano Didimo). Anche la produzione aneddotica, diaristica o autobiografica, o, più semplicemente, le pagine di appunti o riflessioni critiche o anche di varia narrativa si svolgono spesso su un piano di classica compostezza. Ricordiamo ancora: Salti nel tempo (1939); Selva arte (1943); la seconda parte del Giornale di bordo (1948); Trenta artisti moderni italiani e stranieri (1950); i quattro volumi che vanno sotto il titolo complessivo di Autoritratto d'artista italiano nel quadro del suo tempo e che riguardano rispettivamente l'infanzia, l'adolescenza, la giovinezza e la virilità: L'uva e la croce (1951); Passi tra le rovine (1952); Il salto vitale (1954); Fine di un mondo (1955); D'ogni erba un fascio. Racconti e fantasie (1958). Una significativa antologia sofficiana aveva pubblicato nel 1937 G. De Robertis, ma un'edizione delle Opere di S., con prefazione di G. Prezzolini, è apparsa presso Vallecchi (1959-68) in 7 voll. (l'ultimo diviso però in due tomi). Oltre a varie presentazioni di artisti e poeti e a scritti sparsi in varie sedi, vanno ricordati i Diari 1939-1945, in collaborazione con Prezzolini (1962), e il Carteggio (1977) tra lo stesso Prezzolini e S. (vol. I, 1907-08, a cura di M. Richter).
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