ardente
È aggettivo ricorrente con alta frequenza nel Paradiso (11 esempi), con due soli esempi nel Purgatorio. D. lo usa quasi esclusivamente in senso figurato; una possibile testimonianza nel senso proprio, " che arde ", " infocato ", è in Pd XXIV 138 voi che scriveste / poi che l'ardente Spirto vi fé almi: lo Spirito Santo può essere detto a. perché discese sugli apostoli sotto forma di lingua di fuoco; ma l'attributo esprime implicitamente anche il suo ardore soprannaturale. Anche in Pd XXIII 83 coesistono i due valori, dove D. mira più turbe di splendori, / folgorate di sù da raggi ardenti, che sono insieme raggi di luce e raggi d'amore divino. Nello stesso modo, tra proprio e figurato è il valore dell'aggettivo in Pg XXVII 96 raggiò nel monte Citerea, / che di foco d'amor par sempre ardente, in quanto, se riferito a Venere come dea indica il suo appassionato amore terreno, riferito al pianeta ne indica invece la viva luminosità.
Altrove, attribuito a fenomeni celesti, specifica il calore del sole verso mezzogiorno, in Pg XXII 120 (l'ardente corno del timone del carro del sole), e quello proprio della costellazione del Leone, in Pd XXI 14.
L'uso figurato è più evidente quando viene riferito agli spiriti dei beati, " luminosi ", " splendenti " di carità. D. li chiama ardenti soli in Pd X 76; in X 130 vede fiammeggiar l'ardente spiro del vescovo Isidoro, del venerabile Beda e del monaco Riccardo, in XX 14 contempla l'effetto dell'amore verso Dio che si manifesta ardente in que' flailli, / ch'avieno spirto sol di pensier santi, nelle anime del cielo di Giove.
L'espressione ardente affetto indica l'intenso amore di Dio che anima l'avo Cacciaguida (Pd XV 43), così profondo da renderne incomprensibili al nipote le parole, e anche Beatrice, a cui dà potenza di far uscire s. Pietro dal cerchio delle anime danzanti (Pd XXIV 29); in XXIII 8, con felice antropomorfismo, esprime il desiderio " vivo ", " impaziente ", con cui l'uccello attende la luce del giorno per poter rimirare i propri figli e cercare cibo per essi. Ha il significato di " desideroso ", " bramoso ", in Pd XXXI 142: tali sono gli occhi di D. nell'attesa di poter contemplare Maria.
In Pd XXV 108 ardente amore è la carità spirituale dell'apostolo Giovanni.