ARDERICO (Alderico, Ilderico) di Benevento
Poeta fiorito nel principato longobardo di Benevento tra l'830 e l'870 circa, di cui è noto un poemetto in lode del conte Roffredo, ministro e amico del principe Sicardo.
Il componimento è tramandato nel cod. Vat. lat. 5001,della Biblioteca Apostolica Vaticana, che contiene anche il cosiddetto Chronicon Salernitanum, sicché qualcuno ha finito con l'attribuire arbitrariamente ad A. anche il Chronicon. Maggiore probabilità ha invece l'identificazione con l'Ilderico "vir Dei", di cui il medesimo Chronicon, cap. 122, offre un ritratto assai lusinghiero e tramanda alcuni distici, che rappresenterebbero in tal caso una composizione della maturità, rispetto al giovanile poemetto in lode di Roffredo.
Uomo di cultura, A. è influenzato da reminiscenze di autori classici e poeti cristiani, ma, oltre a dominare la tecnica versificatoria, riesce anche ad elaborare il tema prefisso, se non in maniera originale e profonda, certo con maggior efficacia di quanto non lasci credere il giudizio troppo severo del Manitius.
Bibl.: G. B. Tafuri, Istoria degli scrittori nati nel regno di Napoli, II, Napoli 1748, pp. 244-246; A. Potthast, Wegweiser durch die Geschichtswerke des europäischen Mittelalters, I, Berlin 1896, p. 116; U. Chevalier, Répertoire des sources historiques du moyen âge. Bio-bibliographie, I, nouv. éd., Paris 1905, col. 304; M. Manitius, Geschichte der lateinischen Literatur des Mittelalters, II, München 1923, p. 203; U. Westerbergh, ed. del Chronicon Salernitanum, Stockholm s.d. [ma 1956], pp. 134-137; U. Westerbergh, Beneventan ninth century Poetry,Stockholm, s. d. [ma 1957], pp. 45-73.