arditismo
Storicamente, il termine è usato a definire un atteggiamento tipico di un largo settore del costume spirituale e sociale italiano negli anni immediatamente successivi alla Prima guerra mondiale. Le sue origini sono da riportare al futurismo e al dannunzianesimo, calati però l’uno e l’altro entro la deformazione combattentistica dell’esperienza della guerra; finita questa e cessate le formazioni speciali di , restò il gusto della vita tutta sfida e avventura, che assunse sempre più il valore di sintomo della crisi sociale del dopoguerra e colse larga messe nel campo della piccola borghesia e del ceto impiegatizio. L’a., sul quale agì potentemente l’episodio dannunziano di Fiume, finì con il confluire nel fascismo, al quale fornì atteggiamenti politici (fase anarchizzante e non statolatrica dell’inizio) e psicologici o di costume (emblema della morte; La Disperata; «vivere pericolosamente»; «me ne frego» ecc.).