area vasta
(Area Vasta), loc. s.le f. Livello di pianificazione e gestione territoriale, intermedio tra comuni e regioni, previsto dalla legge del 7 aprile 2014 n. 56.
• La legge costituzionale si occupa direttamente delle autonomie territoriali e, anzi, tocca proprio la questione delle province: nel disegno di legge che il governo ha licenziato il termine provincia è cancellato del tutto dalla Costituzione, ma, allo stesso tempo, si assegna alla competenza esclusiva dello Stato la definizione dell’«ordinamento degli enti di area vasta». È fatale chiedersi che cosa questo voglia dire. Se un ente di area vasta è necessario e se la legge ordinaria appena approvata identifica analiticamente le sue competenze, che senso ha cambiargli nome? (Massimo Luciani, Unità, 4 aprile 2014, p. 2) • Intanto anche la Toscana tira il freno, cercando di non perdere Massa, già recentemente inserita nella cosiddetta «area vasta» che la unisce a Versilia, Lucca, Pisa e Livorno, seppur con qualche malumore in terra massese. (Lorenzo Cresci, Secolo XIX, 9 novembre 2015, p. 16, Levante) • la riforma, nota come legge Delrio, fa nascere 15 Città Metropolitane dalle ex province di tutte le grandi città italiane e trasforma in Aree Vaste altre 76 ex Province. Ma non vale per le Regioni a Statuto speciale come Sardegna, Sicilia e Friuli (Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige coincidono con le rispettive Province). (Diodato Pirone, Messaggero, 11 ottobre 2016, p. 11, Primo Piano).
- Composto dal s. f. area e dall’agg. vasto.
- Già attestato nell’Unità del 30 marzo 2000, Autonomie, p. 6 (Alberto Ciampolini).