ARECHI
. Due duchi longobardi di Benevento. Il primo, inviato nel ducato verso il 591 dal re Agilulfo, fu il secondo tra i quindici duchi beneventani. E nel suo lungo governo, di cinquant'anni, secondo i più, di quaranta, secondo qualche altro, con le sue conquiste diede al ducato l'estensione che di poco crebbe in seguito. Con le sue istituzioni gli assicurò quell'ordinamento interno e quell'autonomia di fronte al potere regio che gli rimasero definitive. L'altro Arechi fu messo a capo del ducato dal re Desiderio, quando questi ebbe vinto e spodestato il duca Liutprando ribellatoglisi (757). Avuta in moglie Adelperga, figlia del re, il duca Arechi II tenne lo stato per circa trent'anni. Dei primi sedici si sa poco, tranne che delle guerre combattute con Napoli. Ma in quel primo periodo A. ebbe a consolidare così saldamente la sua signoria, da non ricevere alcuna scossa dalla catastrofe di re Desiderio e dal passaggio del regno longobardo sotto Carlo Magno. Anzi, poiché il dominio della sua gente si fu ridotto al solo ducato beneventano, Arechi si atteggiò a rappresentante e signore delle reliquie dei Longobardi, elevando il ducato a principato indipendente. S'intitolò quind'innanzi principe, adottò le insegne di sovrano, e, prescelta per capitale la città di Salerno e fortemente munitala, vi si circondò di fasto regale. Di là fece ora lega, ora guerra coi Napoletani e coi Greci nel proprio interesse, secondo le alterne vicende dei rapporti internazionali. Quando vide entrare da nemico nei suoi dominî Carlo Magno, gli si offerse vassallo per allontanarlo. Ma subito dopo intavolò trattative con l'imperatore d'Oriente contro il re dei Franchi, e tra quei maneggi venne a morte nell'agosto del 787.
Bibl.: F. Hirsch, Il ducato di Benevento sino alla caduta del regno longobardo, trad. di M. Schipa, Torino 1890. Cfr. L. M. Hartmann, Geschichte Italiens im Mittelalter, II, ii, Gotha 1903; G. Romano, le dominazioni barbariche in Italia, 395-1024, Milano s. a. [1910].