AREINES
Località a km. 3 a E di Vendôme (dip. Loir-et-Cher), la cui chiesa, denominata attualmente Notre-Dame-du-Mont-Carmel, non è documentata anteriormente al 13° secolo. Il suo interesse risiede soprattutto nella serie di affreschi romanici - scoperti nel 1931 sotto due strati di pitture, rispettivamente dei secc. 15° e 18° - che, pur in pessimo stato di conservazione, sono fra i più rappresentativi della pittura murale della regione.Il monumento presenta una pianta semplice: una navata rettangolare con copertura lignea, un coro costituito da una breve campata con volta a botte e una piccola abside chiusa da un catino. L'edificio fu rimaneggiato soprattutto nel sec. 15°, ma l'apparato murario a piccoli conci ha permesso di attribuire la costruzione al sec. 12° (Trocmé, 1936), mentre la navata è stata datata al sec. 13° (Michel, 1961).Gli affreschi romanici del coro raffigurano, in una doppia mandorla nel catino, Cristo fiancheggiato da quattro animali simbolici, che domina una serie di otto apostoli, seduti a due a due in conversazione, sotto un'arcata. La finestra centrale dell'abside è decorata con due figure di santi cavalieri, benedetti dalla mano di Dio (uno forse rappresenta s. Giorgio), il cui abbigliamento è accuratamente descritto (usbergo, lancia, spada, scudo ovale, elmo con nasale, lancia con gonfalone). Un medaglione con l'Agnus Dei sostenuto da quattro angeli occupa il centro della volta del coro. Sui fianchi della volta a botte, da una parte e dall'altra, sono rappresentate a N l'Annunciazione e la Visitazione, a S la Natività. Sul lato sinistro della strombatura della finestra settentrionale è rappresentato un santo. Alcuni frammenti pittorici sono sul muro settentrionale della navata; fra questi l'Apparizione di Cristo a Maria Maddalena (Trocmé, 1936, p. 47).Sulla malta grossolana che ricopre il muro si nota un intonaco più fine e bianco su cui sono stati stesi i colori, soprattutto ocra rossastro, bianco e, in qualche aureola, blu oltremare. Molte lumeggiature o rifiniture ripassate a secco, come per es. le pupille, sono cadute. Le figure sono caratterizzate da proporzioni allungate, forme aggraziate e da stilemi nei quali si riconosce il riflesso di altri cicli pittorici della regione. Gli affreschi sono stati datati generalmente alla metà del sec. 12° (Trocmé, 1936; Duprat, 1944) o al terzo quarto dello stesso secolo (Deschamps, Thibout, 1951; Michel, 1961). I due santi cavalieri dell'abside e gli affreschi della navata sono di poco posteriori, degli inizi del sec. 13° (Trocmé, 1936).
Bibl.: S. Trocmé, L'église d'Areines et ses fresques, Bulletin de la Société archéologique, scientifique et littéraire du Vendômois, n.s., 2, 1936, pp. 1-55; J. Verrier, Rapport sur les recherches de M.lle Trocmé sur les peintures murales de l'église d'Areines, BAParis, 1937, pp. VII-VIII; C.-P. Duprat, Enquête sur la peinture murale en France à l'époque romane (suite), BMon 102, 1944, pp. 5-90: 61-66, figg. 25-26; P. Deschamps, M. Thibout, La peinture murale en France. Le Haut Moyen Age et l'époque Romane, Paris 1951, pp. 121-122, tavv. LVI-LVII, figg. 42-44; P.-H. Michel, La fresque romane, Paris 1961, p. 141.H. Toubert