AREMORICI
. Il nome, di origine celtica, indicava coloro che abitavano presso il mare, da are mori - "ad (ovvero ante) marea; più precisamente Cesare (De bell. gall., V, 53; VII, 75, ecc.) chiamava Armorica la regione tra la foce della Loira e quella della Senna, corrispondente perciò alle attuali provincie della Bretagna e della Normandia; ma Plinio (Nat. hist., IV, 105), tenendosi fedele all'origine del nome, comprendeva sotto di esso (o meglio affermava che esso le era stato attribuito in antico) anche l'Aquitania, cioè la regione a sud della Garonna, fra questa e i Pirenei.
Il nome aveva pertanto piuttosto il carattere di un nome comune, generico, più che proprio e specifico: erano Aremorici i Veneti, i Namneti e gli altri popoli delle due penisole sopraddette della Bretagna e della Normandia, popoli eminentemente marinari, che intensi rapporti di commercio stringevano soprattutto alle tribù dell'altra sponda della Manica.
Con tale significato il nome stesso si mantiene fino in età tarda, quando tuttavia il suo uso diviene, se non esclusivamente, certo prevalentemente poetico: poiché lo troviamo in Rutilio Namaziano, in Sidonio Apollinare, ecc.
Bibl.: C. Jullian, Hist. de la Gaule, 5ª ed., II, Parigi 1924, p. 486 segg.; M. Ihm, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, col. 638.