ARESTERIE (gr. ἀρεστήρια)
Offerte propiziatorie che i Greci facevano agli dei in occasione di mutamenti, apportati per necessità al materiale consacrato: rimozione o restauro di arredi, di statue e simili (cfr. principalmente Corp. Inscr. Att., Il, 403, 405 b). La parola è da riconnettersi al verbo ἀρέσκεσϑαι, nel senso di "propiziarsi" "placare"; l'offerta consisteva probabilmente in una specie di focaccia, detta ἀρεστήρ (cfr. Esichio e Suida, s. v.).
Bibl.: P. Stengel, Die griech. Kultusaltertümer, Monaco 1920, p. 134.