ARGAMUM
Centro greco (oggi Dolojman), poi romano-bizantino, sulla strada che, partendo da Bisanzio, collegava tutte le città della sponda occidentale del Mar Nero per congiungersi poi con l'altra via del limes del Danubio.
Pare che A. sia stato un centro civile senza fortificazione, almeno fino all'età di Giustiniano, quando fu trasformato in fortezza con muri dello spessore di m 2,80-2,30. A. si sviluppò durante il periodo romano quale abitato dedito alla pesca e all'agricoltura. Benché il centro abbia avuto una lunga vita (almeno dal momento dell'insediamento dei Romani nella Scythia Minor e fino all'età bizantina), ben poco si conosce della topografia dell'età romana. Molto di più si conosce del suo sviluppo nell'età bizantina, in cui sorsero due basiliche cristiane: una absidata e ad una sola navata (in tutto m 20,60 × 7), con nartece e con battistero; l'altra (m 20,20 × 13,60) a tre navate, con abside, battistero e nartece.
Bibl.: P. Nicorescu, Les basiliques byzantines de Dolojman, in Bul. Sct. Hist. Acad. Roumaine, XXV, I, pp. 95-101; P. Nicorescu, Une croix-reliquaire de Dobroudja, in Memoria lui Vasile Parvan, Bucarest 1929, pp. 222-224; R. Vulpe, Histoire ancienne de la Dobroudja, Bucarest 1938, pp. 334-335.