ARGEIADAS (᾿Αργειάδας)
Bronzista greco di Argo, attivo nei primi decenni del V sec. a. C., figlio del grande scultore argivo Hageladas. Assieme ai bronzisti argivi Atotos e Asopodoros e all'acheo Athenodoros, collaborò all'erezione, in Olimpia, del donario in bronzo di un certo Praxiteles che, nell'epigrafe dedicatoria, si dice originario di Mantinea e, a un tempo, cittadino di Siracusa e Camarina. Del donario, situato presso l'angolo S-E del tempio di Zeus, si è ritrovata la base, sepolta sotto il riempimento artificiale di terra per le fondazioni del tempio, e perciò anteriore al tempio stesso. La base consta di tre gradini, l'inferiore in poros, il mediano in poros rivestito di marmo, il terzo in marmo pario; quest'ultimo reca al centro la dedica e, ai due lati, le firme dei quattro artisti. Essendo anteriore al tempio il donano non può essere datato dopo il 461 a. C., data della nuova colonizzazione di Camarina da parte dei Siracusani (Thuc., vi, 5, 3; Diod., xi, 76, 5), ma deve riportarsi a qualche anno dopo il 484, allorché Gelone distrusse Camarina trasferendone gli abitanti a Siracusa (Herod., vii, 156). L'attività di A. e dei suoi colleghi viene quindi a inquadrarsi tra la fine dell'arcaismo e l'inizio dell'età dello stile severo.
Bibl.: G. Curtius, in Arch. Zeit., N. S., IX, 1876, p. 48, n. 6; A. Furtwängler, in Arch. Zeit., N. S., XI, 1879, p. 43 ss.; Inschriften von Olympia, p. 266; E. Loewy, I. G. B., 30 e p. xviii; C. Robert, Arch. Maerchen, p. 97; C. Robert, in Pauly-Wissowa, II, c. 701, s. v.; W. Amelung, in Thieme-Becher, II, 1908, s. v.; Frickenhaus, in Jahrbuch, XXVI, 1911, pp. 28-29; W. Klein, Griech. Kunstsgech., I, Lipsia 1904, p. 328 ss.; Ch. Picard, Manuel, I, p. 151, n. 3, 215, 262, n. 3; G. Becatti, Il maestro di Olimpia, 1943, p. 28 s.