ARGO Anfilochico ("Αργος 'Αμϕιλοχικόν, Argos Amphilochicum)
Antica città dell'Epiro meridionale, al confine con l'Etolia e con l'Acarnania, capitale degli Anfilochî, presso la costa orientale del golfo di Ambracia; fondata, secondo la tradizione, da Argivi sotto la condotta di un Anfiloco, probabilmente invece è una colonia di Amnbracioti, e il suo nome ha solo il senso generale primitivo di "Argo", proprio di ogni città di pianura situata presso il mare; le sue monete si attengono ai tipi corinzî. La città che gli Ambracioti cercarono di asservire si strinse, poi, in lega con gli Acarnani. Una spedizione tentata contro la città dagli Ambracioti durante la guerra del Peloponneso trascinò nella contestazione in aiuto dei contendenti Sparta ed Atene. Gli Acarnani, validamente aiutati dal generale ateniese Demostene, riportarono sugli avversarî una grande vittoria (426 a. C.), ed Argo fu salva. Più tardi Argo Anfilochico fece parte del regno epirotico di Pirro. Dopo la caduta della monarchia degli Eacidi fu incorporata nella lega etolica, nella quale rimase fino al 167 a. C. quando ne fu staccata da Paolo Emilio.
Esistono rovine di Argo presso l'odierna località di Paleo-Avlí, a tre chilometri dal mare, soprattutto resti d'una cinta formante un quadrilatero irregolare, a grandi massi paralleli più o meno accurati, e torri di rinforzo.
Bibl.: Leake, Northern Greece, IV, Londra 1835, p. 238 segg.; Heuzey, Le Mont Olympe et l'Acarnanie, Parigi 1860, p. 282 segg.; Oberhummer, Akarnanien, Monaco 1887, p. 26 seg. e passim; Corpus Inscr. Greac., IX, i, pp. 531-532.