(gr. ᾿Αργος) Mostro della mitologia greca, gigantesco e fornito, secondo le varie versioni, di uno o quattro o cento occhi che non chiudeva mai tutti insieme, cosicché era insonne. Compì imprese famose: liberò gli Arcadi da un toro devastatore e da un satiro che rubava il bestiame, uccise l’Echidna che sequestrava i passanti e vendicò l’uccisione di Apis. Nota è soprattutto la custodia, affidatagli da Era, di Io amata da Zeus e dalla dea tramutata in giovenca; fu poi ucciso da Ermete che riuscì ad addormentarlo con il suono della siringa, o a cavargli gli occhi con una falce. Gli occhi di A. furono trasferiti da Era nella coda del pavone, l’animale a lei sacro.