ARGOSTOLI (Argostólion; A. T., 82-83)
Città della Grecia, capoluogo dell'isola e del nomo di Cefalonia; sotto gl'Inglesi è stata anche la capitale del governatorato delle Isole Ionie. E situata in fondo a una piccola baia, che una penisoletta separa dal profondo golfo, detto pure di Argostoli o di Livadi, il quale penetra profondamente nella parte occidentale di Cefalonia; il porto, ben protetto ma poco profondo, ha un commercio assai attivo consistente soprattutto nell'esportazione delle uve di Corinto, di vino e di olio; la banchina è lunga m. 1600; un gran ponte, costruito al principio del sec. XIX, separa la baia da una laguna chiamata Koutavós. La città, pulita, ombreggiata, fornita di comodità moderne, conta circa 11.500 abitanti; fu fondata dai Veneziani, i quali la costruirono nel 1757 quale porto dell'antica capitale dell'isola, la fortezza di S. Giorgio, che eretta nel sec. XIII, era stata distrutta da un terremoto nel 1636, e che poco dopo la costruzione del nuovo centro fu del tutto abbandonata. A circa 8 km. nell'interno dell'isola si rinvengono ancora le rovine di tale fortezza (resti di chiese e di fortificazioni) presso a un modesto villaggio; essa nei tempi migliori giunse ad avere più di 15.000 abitanti. Le chiese, il convento e le case di Argostoli sono costruite in stile barocco plateresco. L'interessante scoprimento di una necropoli micenea presso la località di Mazaracata dimostra come questa sia stata una delle regioni dell'isola abitate fin dai tempi più antichi. Forse presso S. Giorgio era situata pure l'antica città di Cefalonia menzionata da Tolomeo; ma le rovine più imponenti di epoca ellenica sono oggi le belle mura poligonali di Crane.
A nord di Argostoli, sulla punta della piccola penisola che divide la sua baia dal golfo, si verifica un interessante fenomeno carsico: le acque del mare vengono inghiottite da fessure della roccia calcarea, e il loro movimento è così forte, da poter mettere in movimento le ruote di due mulini.