ARGYLLSHIRE (A. T., 49-50)
Grande contea della Scozia, con un'area di 8059 kmq., costituita dalle propaggini sud-occidentalì dei Grampiani che si prolungano nel mare in varie penisole, divise da fiordi lunghi e complicati, e inoltre nelle isole di Jura, Islay, Colonsay, Tiree, Coll e Mull, le più meridionali delle Ebridi. Il suolo è composto prevalentemente di scisti antichi, alterati posteriormente da grandi intrusioni ignee, e intensamente modellati dal glacialismo pleistocenico.
A causa di fenomeni di sommersione post-glaciali, le valli glaciali sono divenute fiordi, alcuni dei quali bellissimi. Essi hanno in genere la stessa direzione delle pieghe montuose; il più importante è il Firth of Lorne, col Loch Linnhe, che si continua poi attraverso tutta la Scozia ed è conosciuto col nome di Glen More o Valle Grande. La direzione prevalente di questi fiordi è da NE. a SO., ma molte delle diramazioni sono dirette da E. a O. Vi sono anche molti laghi di acqua dolce. Il paese è tutto montagnoso, con parecchie cime che raggiungono i 900 e 930 m. s. m. (la maggiore è il Ben Lui, 1130 m.), con fiumi precipitosi e interrotti da cascate; selvaggio, ma pittoresco, coperto in gran parte di boschi, ricchi di selvaggina. Nelle acque dolci il salmone è abbondante. Le isole, staccatesi in seguito alla sommersione delle coste, sono anch'esse aspre e pittoresche. L'isolotto di Iona ha importanza perché vi si trovano i resti del monastero di S. Colombo, apostolo della Scozia; quello di Staffa perché vi è la famosa grotta di Fingal. Regioni selvagge, coperte, in passato, di foreste di pini e di querce, queste isole furono visitate dall'uomo fin dall'età del bronzo.
Le precipitazioni sono nel complesso molto abbondanti, raggiungendo quasi dappertutto i 1600 mm., e, in alcune valli, anche i 3000 mm. La pastorizia e l'allevamento del bestiame, insieme con l'industria dei turisti, costituiscono le attività principali e le maggiori risorse della regione.
La popolazione fu in costante diminuzione dal 1831 al 1911, per la forte emigrazione dovuta alla povertà del suolo; ma nel 1921 su un totale di 76.812 ab. si notò un aumento dell'8,4%, aumento dovuto probabilmente al fatto che il censimento fu ritardato fino a che cominciò la stagione dei forestieri. Nelle isole la popolazione continua a diminuire; esse hanno perduto 2/3 degli abitanti negli ultimi 100 anni. Nel 1921 ancora 24.624 persone parlavano il gaelico e di esse 564 non parlavano altra lingua. La contea si divide in varî distretti che hanno importanza geografica e storica senza essere circoscrizioni amministrative: e cioè Ardnamurchan, Morven, Appin, Benderloch, Lorne, Argyll, Cowall e Kintyre. Il capoluogo è il piccolo borgo di Inveraray (ab. 490); gli altri centri sono Campbeltown (ab. 6757) e Oban (ab. 6344). La religione prevalente è la presbiteriana, ma vi sono anche anglicani e cattolici, ambedue con diocesi (Argyll e le isole).
L'agricoltura è poco fiorente a causa della sterilità del suolo vi si coltivano l'avena e un po' d'orzo, vi si alleva il bestiame (soprattutto pecore). Il disboscamento è stato generale e disastroso, ma ora si comincia a rimboschire. La terra appartiene per lo più a grandi latifondisti, che dedicano molte cure alla conservazione della caccia e della pesca, importanti fonti di reddito per l'alto prezzo d'affitto delle riserve. L'industria principale è la pesca, sia di mare sia d'acqua dolce; importante poi è l'industria dei forestieri, i quali vengono attratti e dalla bellezza del paesaggio e dai varî sport che si possono praticare nella regione.
Storia. - L'antico nome gaelico della regione era Airergaidheal. Nel sec. V fu conquistata da Fergus, discendente dei re d'Irlanda; nel sec. VI vi appare S. Colombano che fece riconoscere re Ardan, fondatore del regno di Dalriad e antenato della casa reale di Scozia. Nel sec. VIII l'Argyll, con le isole e Man, cadde in mano dei Normanni, finché nel sec. XII Somerled, discendente dei re irlandesi, li cacciò dalla regione e si stabilì come thane "signore" in Argyll, Kintyre e le isole.
Nei secoli successivi i varî principotti locali lottarono fra di loro per il predominio fino al 1222, quando il paese venne in potere del re Alessandro II di Scozia; i signori di Somerled rimasero come feudatarî dei re scozzesi sulla terraferma e di quelli norvegesi sulle isole, e cercarono di mantenersi neutrali nelle lotte fra i due regni, mentre la famiglia dei Campbell di Loch Awe cominciò a emergere. Alleatosi John, conte di Ross e lord delle isole, col re Edoardo lV d'Inghilterra nel 1461, fu rotto il predominio dei Somerled e i varî territorî ad essi soggetti passarono alla corona. Colin Campbell, primo lord Campbell, col suo matrimonio con la coerede di John, terzo lord di Lorne, stabilì la sua autorità nell'Argyll, e da allora in poi la storia della regione si identifica con quella dei conti e duchi d'Argyll (v.).
L'Argyllshire contiene molti monumenti antichi e rovine interessanti, soprattutto nell'Isola di Iona (la cattedrale, varie cappelle e molte croci scolpite) e alcuni importanti castelli come Dunstaffnage e Kilchurn, ambedue del sec. XV. Il vasto castello di Inveraray, sede dei duchi di Argyll, è opera di Robert Adam del I750.
Bibl.: Oltre alle varie storie generali della Scozia, fra cui quella di Andrew Lang, vedi le opere dell'ottavo duca di Argyll: Crofts and Farms in the Hebrides, Edimburgo 1883; Iona, Londra 1870; House of Argyll, Glasgow 1871. V. anche: A. Brown, Memorials of Argyllshire, Greenock 1889.