EPHTALIŌTĒS, Argȳrēs, pseudonimo di Cleante Michaēlídēs
Scrittore greco, nato a Lesbo nel 1849, morto nel 1924. Assai giovane entrò come impiegato in una casa di commercio, e passò successivamente in Inghilterra e nelle Indie inglesi. Si rivelò con i primi scritti letterarî (1889) fervente fautore della lingua volgare: e molto dovette influire su lui la scuola di J. Psichari e l'amicizia di Pallis, il futuro traduttore dell'Iliade. L' E. collaborò all'‛Εστία (del Drosínēs, e dal 1903 nella rivista Νουμᾶς del Tangópoulos. Ha scritto alcune novelle: Νησιώτικες ἱστορίες (Storie delle isole, 1894), e Φυλλάδες τοῦ Λερωδήμου (1897), pagine autobiografiche di un vecchio che si ricorda del dominio turco; un dramma Βουρκόλακες (Fantasmi), e una raccolta di versi (1909). Ha composto una Ιστορία τῆς Ρωμιοσύνης (Storia dell'ellenism0,1901).
Bibl.: K. Dieterich, Geschichte der byz. u. neugr. Literatur, Lipsia 1902; E. Brighenti, Crestomazia neoellenica, Milano 1908; D. Tanópoulos, 'Εκλεχτές σεδίδες τοῦ 'Ε., Atene 1921; D. C. Hesseling, Histoire de la littérature grecque moderne (tr. fr. N. Pernot, Parigi 1924).