ARIBAU Y PARRIOLS, Buenaventura Carlos
Letterato, economista e stenografo catalano, nato a Barcellona il 4 novembre 1798 e ivi morto il 17 settembre 1862. Giovanissimo ancora, scrisse in castigliano e in catalano versi e prose che piacquero molto, ai suoi tempi. Nel 1822 fu nominato segretario della Deputazione provinciale di Lerida, donde passò qualche tempo dopo alla segreteria della Giunta di commercio di Barcellona; recatosi poi a Madrid, ricoperse varie cariche importanti (segretario dell'Intendenza di palazzo e direttore del Tesoro) che non gl'impedirono tuttavia di attendere con amore e diligenza allo studio delle lettere e dell'economia politica.
Collaborò in varî giornali, trattando importanti questioni economiche e finanziarie, e fu l'iniziatore della celebre Biblioteca de autores españoles di Rivadeneira, per la quale scrisse notevoli saggi intorno al Cervantes, al Moratín e al romanzo spagnolo dei secc. XVI e XVII. Si occupò anche di stenografia e insieme col suo maestro Serra y Ginesta concertò la riforma del sistema Martí e pose le basi di quello che si chiamò poi sistema catalano, oggi assai diffuso in Spagna e nell'America latina; in collaborazione con Serra y Ginesta compose anche un Tratado de taquigrafía.
Come poeta egli è soprattutto notevole per l'Oda a la Patria (1833), che tanta importanza ha avuto nella storia del Rinascimento catalano. Fra le sue opere si ricordano ancora: Historia de la hacienda española, Discurso sobre la posibilidad de un idioma universal, e un poemetto intitolato La existencia de Dios.
Aribau fu anche un appassionato cultore della letteratura italiana; fu lui che indusse Nicasio Gallego a tradurre per la prima volta in castigliano i Promessi Sposi, ed egli stesso nel principio della sua Oda a la Patria, imitò il famoso passo manzoniano: Addio, monti sorgenti dall'acque...".
Bibl.: J. Riera y Bertran, Biografía de D. Buenaventura Carlos Aribau, Barcellona 1883; M. de Montoliu, Manual d'historia crítica de la literatura catalana moderna, Barcellona 1922; J. Comerma, Historia de la literatura catalana, Barcellona 1923.