ARISTANDROS (᾿Αρίστανδρος). ῏ 2°
Bronzista greco di Paro, ricordato da Pausania (iii, 18, 7) quale autore di una figura femminile in bronzo con in mano la lyra, figura che serviva di sostegno a uno dei due grandi tripodi dedicati dagli Spartani ad Amicle, presso Sparta, in occasione della vittoria di Egospotami (405 a. C.). Poiché Pausania sottolinea la grandezza fuori del comune dei due tripodi, dobbiamo ritenere che la statua di A. fosse grande al naturale; Pausania la ritenne una personificazione di Sparta, ma il Löschcke notò, giustamente, che doveva trattarsi piuttosto di Mexandra, divinità particolarmente venerata ad Amide, ove aveva un tempio, e raffigurata in atto di suonare la lyra su una stele a rilievo di Amicle (Ath. Mitt., iii, 1878, 164). L'altro tripode era sorretto da una statua di Afrodite opera di Polykleitos, senza dubbio Polykleitos il giovane. Ma ciò che maggiormente ci interessa di A. è che in lui dobbiamo riconoscere, con ogni probabilità, il padre di Skopas, il grande scultore pario del IV sec. a. C. Infatti alcune iscrizioni di Delo pertinenti a un A. di Paro, figlio di Skopas, vissuto nella prima metà del I sec. a. C. (Inscr. Délos, 1697, 1710, 2494, cfr. Aristandros 3°) testimoniano l'esistenza di una famiglia di artisti di Paro che, attraverso i tempi, si tramandavano, oltre al mestiere, anche i nomi tradizionali di Aristandros e Skopas. Il nostro A., attivo alla fine del V sec. a. C., sarebbe perciò da un lato il membro più antico, a noi noto della famiglia, e, dall'altro, il padre di uno dei grandi maestri della scultura greca.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. gr. Künstler, Stoccarda 1889, I, p. 319; J. Overbeck, Schriftquellen, p. 942; G. Löschcke, in Ath. Mitt., III, 1878, p. 164 ss.; M. Collignon, Hist. Sculpt. Gr., II, Parigi 1897, p. 232 ss.; A. Furtwängler, Meisterwerke, Lipsia 1893, p. 522; C. Robert, in Pauly-Wissowa, II, c. 860, s. v., 7; J. G. Frazer, Pausania, III, p. 531; Hitzig-Bluemner, Pausnias, II, p. 810 ss.; P. Gardner, Six Sculptors, p. 179; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXI, p. 115 ss., s. v. Skopas; W. Amelung, ibid., II, p. 101, s. v. A. I; P. Mingazzini, in Arti figurative, 1946, p. 140; Ch. Picard, Manuel, Parigi 1936, p. 635.