ARISTES (᾿Αριστής)
Presunto nome di incisore di monete, la cui firma, ΑΡΙΣΤΗ (l'ultima lettera è di lettura assai incerta) ricorre sul collo della testa femminile, sul D di uno statere di Metaponto databile alla prima metà del IV sec. a. C. e conosciuto in due soli esemplari, uno a Berlino, l'altro a Vienna.
Degno di nota è il fatto che tale firma appaia su di un conio, ritoccato, al posto dell'originaria iscrizione, ???SIM-02???ΥΓΙΕΙΑ, epiteto della dea effigiata. L'insolita circostanza che un artista firmi un conio da lui solamente ritoccato, e l'incerta lettura del nome, rendono assai più verisimile l'ipotesi che la firma appartenga all'incisore Aristoxenos ben altrimenti noto per l'attività svolta nella stessa città.
Pare invece da escludere l'ipotesi che l'iscrizione si riferisca al nome della dea, effigiata.
Bibl.: I. Friedländer, in Arch. Zeitung, N. S. I, 1847, p. 118, tav. VIII, 7 (esemplare di Berlino); Numismatische Zeitschrift, 1914, p. 221, tav. I, 30 (esemplare di Vienna, Coll. Richter); cfr. anche: A. Sallet, Künstlerinschriften auf griechisch. Münzen, Berlino 1871, p. 13; V. Spink, in Numismatic Chronicle, 1900, p. 3787; S. Noe, The Coinage of Metapontum, II, New York 1931, pp. 26 s., 30 ss. e n. 419.