ARISTOFANE
È il pittore di due tazze attiche a figure rosse, di cui il fabbricante è Ergino. Infatti in queste due tazze, accanto alla firma 'Αριστοϕάνης ἔραψε, (Aristofane "dipinse") è la firma 'Εργῖνος ἐποίησεν (Ergino "fece").
In una tazza da Vulci, ora nel Museo di Berlino, è la Gigantomachia, nell'altra tazza da Tarquinii, ora nel Museo di Boston, è la Centauromachia; insieme con quest'ultima tazza un'altra fu trovata del tutto uguale, ma sprovvista di firme.
Sono queste tazze dell'ultimo ventennio del sec. V a. C., e le loro pitture sono ricolme di leziosità manierata che vivamente contrasta col contenuto di violenza e di lotta. Tutto ciò collima con l'indirizzo prevalente nella pittura ceramica attica della fine del sec. V, rappresentato specialmente dall'idria di Midia.
Bibl.: J. C. Hoppin, A Handbook of Attic red-figured Vases, I, Cambridge 1919, p. 49 segg.; P. Ducati, Storia della ceramica greca, Firenze 1923, p. 393; E. Pfuhl, Malerei u. Zeichnung d. Griechen, II, Monaco 1923, p. 589; J. D. Beazley, Attische Vasenmaler d. rotfigurigen Stils, Tubinga 1925, p. 475.