ARISTONE di Pella
È citato da Eusebio di Cesarea nella sua Storia ecclesiastica (IV, 6,3), come fonte per le notizie sul risultato della sommossa giudaica capitanata da Bar Kocheba, sotto Adriano, verso il 135 dopo Cristo. Egli così dovrebbe aver scritto verso il 140 o il 150: ma non sembra che abbia composto una vera e propria storia di quella rivolta. Massimo Confessore cita di lui un Dialogo di Papisco e Giasone, in cui il primo, ebreo, è alla fine convertito dal secondo, cristiano. Ma nulla ci è rimasto di questo scrittore, che pure fu molto noto ai suoi tempi, e che è ricordato anche da Celso e da Origene.
Bibl.: Jülicher, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., II, col. 959.