ARISTONIDA ('Αριστωνίδας; Aristonidas)
Scultore greco. Plinio (XXXIV, 140) ricorda una statua di bronzo, esistente al suo tempo a Rodi: rappresentava Atamante impazzito, ed era uno studio d'espressione. L'artifizio del rossore, ottenuto mescolando ferro alla lega metallica, è senza dubbio una trovata da ciceroni. L'opera può ritenersi del periodo ellenistico, e probabilmente appartenne a quell'espressionismo rodiese che ci diede il Laocoonte. L'autore, che reca un nome dorico, sembra che appartenesse a famiglia di artisti dell'isola: un pittore omonimo è menzionato da Plinio come padre d'un pittore Mnasitimo. Gli stessi nomi si leggono nel frammento di una base di scultura con firme (Löwy, Inschr. griech. Bildh., 183).
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstlerlex., II, Lipsia 1908, p. 106; W. Klein, Geschichte der Griech. Künstl., Lipsia 1907, p. 120 segg.