ARISTONIDAS (᾿Αριστωνίδας)
2°. - Scultore di cui sono ignoti patronimico ed etnico, attivo a Rodi nella seconda metà del III sec. a. C. La sua firma appare su una base rettangolare in marmo lartio a Rodi, dedicata da un gruppo di sacerdoti dell'isola. Il nostro scultore è identificabile con l'A. autore del bronzo raffigurante Atamante (Plin., Nat. hist., xxxiv, 140) a Rodi, di età ellenistica; del tutto improbabile invece è l'identificazione del nostro A. con l'Aristoneikes (o Aristoneides), figlio di Eumenides ateniese (v.). Secondo l'albero genealogico di questa famiglia di artisti rodî tracciato dal Blinckenberg, il nostro scultore sarebbe figlio del 2° Mnasitimos, e fratello di Teleson e Timagoras, non identificabile perciò con l'A. supposto pittore, perché ricordato da Plinio come padre e maestro di Mnasitimos 2° (Plin., Nat. hist., xxxv, 146). Certamente non è identificabile con l'A. padre di Ophelion (v.).
Bibl.: E. Loewy, I. G. B., 197; H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., II, Stoccard 1889, 287; C. Robert, in Pauly-Wissowa, II, c. 960, s. v.; W. Amelung, in Thieme-Becker, II, 1908, p. 106, s. v.; E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., Monaco 1923, II, p. 818; Ch. Blinckenberg, Lindos, Copenaghen 1941, Stemma 15; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 114; G. Lippold, Die Plastik, in Handbuch, Monaco 1950, p. 323.