ARLOTTO da Prato
Nacque a Prato nella prima metà del sec. XIII. Pare fosse di famiglia nobile e che avesse nell'Ordine francescano, cui appartenne, anche il padre e altri tre fratelli, uno dei quali, Gherardo, è ben conosciuto come missionario in Oriente e autore di un commento al Liber Sententiarum di Pietro Lombardo. A. studiò a Parigi forse fin dal 1274,e vi appare come docente nel 1281e 1282,ottenendovi il magistero in teologia nel 1282;fu poi reggente nello studio francescano annesso all'università nell'anno scolastico 1284-1285.
Nel 1283il ministro generale dell'Ordine, Bonagrazia da San Giovanni in Persiceto, lo aveva incaricato di esaminare, insieme con altri tre maestri e tre baccellieri in teologia, tutti francescani e residenti a Parigi, gli scritti di Pietro di Giovanni Olivi; ciò che egli fece redigendo con i colleghi un duplice documento: il rotulus,dove accanto ad ogni sentenza dell'Olivi reputata erronea gli esaminatori segnarono il loro parere, e la Littera septem sigillorum, dove in ventidue articoli essi esposero la dottrina cattolica relativa ai punti ritenuti intaccati dall'Olivi.
In questo medesimo tempo (1282-1285)la tradizione afferma che fu anche ministro della provincia di Toscana, ma non esistono documenti che la comprovino. Nel capitolo generale dell'Ordine tenuto a Milano nel maggio 1285fu eletto ministro generale, benché assente e in competizione con Guglielmo di Falguières, provinciale d'Aquitania. Poco dopo diresse una lettera enciclica a tutti i suoi religiosi nella quale raccomandava la esatta osservanza delle norme promulgate, tra cui quelle riguardanti l'uso e la distribuzione dei libri e la formazione dei novizi. Governò solo undici mesi e nel frattempo citò l'Olivi a comparirgli davanti in Parigi per essere esaminato circa i suoi scritti; la morte, che sorprese A. verso il mese di aprile del 1286, impedì secondo alcune fonti, la prosecuzione del processo; Angelo Clareno ed altri riferiscono, invece, che il procedimento ebbe luogo e che fu favorevole all'Olivi.
Presso tutti gli scrittori A. ha avuto fama di religioso pio e dotto. Dei suoi scritti però non è rimasto molto: una Quaestio disputata medita che porta il suo nome si trova nel manoscritto latino 14726della Bibliothèque Nationale di Parigi; il manoscritto 14947della stessa biblioteca contiene alcuni sermoni inediti di A., forse gli stessi ai quali allude un antico registro dell'Università di Parigi. Dalla fine del Trecento gli sono pure attribuite le Concordanze bibliche identificate poi posteriormente in quelle che cominciano con la prefazione "Cuilibet volenti", ma questa attribuzione e identificazione non pare avere fondamento; sembra invece che A. abbia avuto parte nella composizione delle Concordanze morali,composte dai frati minori e attribuite erroneamente a s. Antonio da Padova. Il francescano Guglielmo de Ware gli attribuisce anche un commento al Liber Sententiarum di Pietro Lombardo. Nessun fondamento sembra abbia invece l'attribuzione di commenti alla Bibbia.
Fonti e Bibl.: Salimbene, Chronica,in Monum. Germ. Hist., Scriptores,XXXII,Hannoverae et Lipsiae 1905-1913, pp. 210 s., 311, 578 s., 593, 618; ed. F. Bernini, Bari 1942, pp. 301, 451, 828, 849, 886; Chronica XXIV Generalium,in Anal. Franciscana, III(1897), pp. 374 ss., 382 s.; Chronica XV Generalium, ibid., pp. 702 s.; H. Denifle-E. Châtelain, Chartularium Universitatis Parisiensis, I,Paris 1889, pp. 595 s., 598; II, ibid. 1891, p. 717; Chronologia historico-legalis seraphici Ordinis Fratrum Minorum, I, Neapoli 1650, pp. 33 s.; P. C.F. Daunou, A. da P.,in Histoire littéraire de la France, XX,Paris 1842, pp. 9-13; Marcellino da Civezza, Il Breviloquium super libros Sententiarum di frate Gherardo da Prato,Prato 1882, pp. 53, 58 ss.; F. Ehrle, Olivis Leben und Schrift,in Archiv für Litteratur und Kirchengeschichte, III(1887), pp. 417, 421, 429; Id., Die ältesten Redaktionen der Generalconstitutionen des Franz.-Ordens, ibid.,VI (1892), pp. 53-56; H. Lippens, Une nouvelle recension du Catalogus generalium ministrorum ordinis fratrum minorum,in Archivum Francisc. Hist., XV(1922), pp. 341 s.; A. Callebaut, Acta capituli generalis Mediolani celebrati an.1285, ibid.,XXII (1929), pp. 274-277; A. Kleinhans, De concordantiis biblicis S. Antonio patavino aliisque fratribus Minoribus saec. XIII attributis,in Antonianum, VI(1931), pp. 316-326; P. Glorieux, Répertoires des maîtres en théologie de Paris au XIII siècle, II,Paris 1933, p. 119;Id., D'Alexandre de Hales à Pierre Auriol. La suite des maîtres franciscains de Paris au XIII siècle, in Archivum Francisc. Hist., XXVI(1933), pp. 260 s., 266, 270, 274 s., 281; D. Laberge, Fr. Petri Ioannis Olivi, O. F. M., tria scripta sui ipsius apologetica annorum 1283 et 1285, ibid., XXVIII(1935), pp. 120, 122 s., 130; G. Fussenegger, "Littera septem sigillorum" contra doctrinam Petri Ioannis Olivi edita, ibid.,XLVII (1954), pp. 45-53; Encicl. Catt., I,coll. 1951 s.; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., IV, coll.251 s.