ARMILLARIA (dal lat. armilla "spilla")
Genere di funghi carnosi della classe dei Basidiomiceti, famiglia delle Agaricacee, caratterizzati da cappello campanulato, gambo con anello, e base sfornita di volva. Comprende parecchie specie, fra le quali ben nota è l'Armillaria mellea Vahl. che cresce in numero stragrande di esemplari alla base dei tronchi di alberi diversi: gelsi, pioppi, querce, abeti, ecc. I suoi corpi fruttiferi sono, da giovani, costituiti di un corto gambo sormontato da piccolo ricettacolo globoso, donde il nome volgare di chiodini; e per essere in numero grande, anche quello di famigliuole buone, perché commestibili. Sviluppandosi (v. figura), il cappello si fa da prima Conico-campanulato e in seguito pianeggiante, con una proeminenza al centro; il suo colore varia dal giallo-grigio al bruno-marrone, secondo le piante sulle quali si sviluppa. Le lamelle sono di un bianco gialliccio annacquato, aderenti al gambo per un dente; il gambo raggiunge fin 15-20 centimetri di lunghezza, è cilindrico, di poco allargato alla base, ma non bulboso. Cresce in ogni parte d'Italia ed è portato sui mercati come specie assolutamente innocua, benché non sia un fungo squisito. In agricoltura e in selvicoltura si considera come dannoso per le piante arboree, delle quali attacca con i suoi cordoni micelici (rizomorfe) prima le radici, poi i tronchi, facendoli seccare.