ARMISTIZIO (IV, p. 516)
Nella seconda Guerra mondiale. - Spesso le ostilità non terminarono con un vero e proprio armistizio, ma con la semplice resa militare. Il comando militare polacco ordinò la cessazione delle ostilità militari il 17 settembre 1939, ma in realtà esse terminarono il 28. Così il gen. Wilkelmann firmò la capitolazione dell'esercito olandese il 14 maggio 1940, e altrettanto fece per il Belgio il re Leopoldo III il 27 maggio. Il 22 giugno nella foresta di Compiègne venne firmato l'armistizio tra la Francia e la Germania, e il 24 l'armistizio di Villa Incisa (Roma) tra Italia e Francia. Il 28 gennaio 1941 si ebbe la sospensione delle ostilità fra Tailandia e Indocina. Il 17 aprile 1941 si ebbe l'armistizio di Belgrado tra la Iugoslavia e la Germania e l'Italia; seguìto il 23 aprile dall'armistizio di Salonicco tra la Grecia e le potenze dell'Asse. Il 22 luglio 1941 si ebbe l'armistizio fra le truppe governative francesi in Siria e quelle inglesi e degaulliste; il 28 agosto seguì l'armistizio fra l'Iran e la Russia e l'Inghilterra. Il 3 settembre 1943 a Cassibile (Siracusa) dai generali Castellano e W. Bedell Smith venne concluso fra l'Italia e le potenze alleate il cosiddetto armistizio "breve", con le condizioni militari, seguìto da quello "lungo", contenente anche le condizioni politiche, economiche e finanziarie, firmato a Malta il 29 settembre dal gen. Eisenhower e dal maresciallo Badoglio. Il 23 agosto 1944 Michele re di Romania, arrestato il dittatore Antonescu, accettò le condizioni di armistizio proposte dalla Russia, armistizio firmato a Mosca il 12 settembre; il 19 settembre veniva firmato, sempre a Mosca, l'armistizio russo-finnico, e il 13 ottobre quello fra la Bulgaria e gli Alleati. L'armistizio chiesto dall'Ungheria il 15 ottobre 1944 non venne concluso, perché il reggente Horty venne rovesciato e fu firmato a Mosca solo il 20 gennaio 1945. Seguirono le rese delle truppe tedesche: il 29 aprile 1945 quella delle truppe in Italia, firmata a Caserta ed eseguita il 2 maggio; nello stesso giorno quella della guarnigione di Berlino alle truppe sovietiche, il 4 maggio quella delle armate tedesche in Olanda, Germania nord-occidentale e in Danimarca; il 7 maggio quella di tutte le truppe tedesche, firmata dai rappresentanti del comando tedesco e dei comandi alleati, ratificata a Berlino tra i rappresentanti degli stessi comandi nella notte fra il 9 e il 10 maggio. Il 10 agosto il governo giapponese offrì la resa alle condizioni fissate dagli Alleati il 26 luglio a Potsdam, purché non fossero pregiudicate le prerogative sovrane dell'imperatore; e dopo che gli Alleati ebbero precisato gli obblighi che si assumeva il governo giapponese, questo il 15 agosto annunciò l'accettazione della resa, che venne firmata il 10 settembre sulla corazzata americana Missouri, nella baia di Tōkyō.