ARMONIA (‛Αρμονία, Harmonia)
Figlia di Ares e di Afrodite, moglie di Cadmo, madre d'Ino, Semele, Agave, Autonoe, Polidoro. Alle sue nozze intervennero tutti gli dei, che recarono doni, fra cui un peplo e una collana, opera di Efesto, la quale portava sfortuna a chi la possedeva. La leggenda di Armonia nacque in Beozia, ma di lì si propagò anche fino all'Illiria e soprattutto in Samotracia, dove A. era ritenuta figlia di Zeus e di Elettra e sorella di Dardano. In Samotracia Cadmo l'avrebbe incontrata e sposata prima di fondare Tebe, oppure l'avrebbe veduta e rapita per sposarla. In origine, A. è una dea dell'amore e quindi della concordia; di qui si svolge la sua figura allegorica di personificazione dell'ordine morale e sociale, sino ad apparire al posto di Mnemosine come madre delle Muse, cioè dell'ordine universale.
Fonti: Hellan., fr. 12 (Schol. Fur., Phoen., 71): Hes., Theog., 975 segg.; Apollod., III, 25, 39; Hyg., Fab., 148; Diod., V, 48; Eur., Med., 830 segg.
Bibl.: Stoll e Crusius, in Roscher, Lexikon d. griech. u. röm. Mythol., s. v.; Lenschau, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswissenschaft, s. v.; O. Gruppe, Griech. Mythol. und Religionsgeschichte, Monaco 1906, pp. 1330-1332; L. Preller e C. Robert, Griech. Mythol., 4ª ed., I, Berlino 1894, p. 378; C. Robert, Oidipus, Berlino 1915, p. 208 segg.; id., Griech. Heldensagen, III, Berlino 1921, p. 916.