ARMONIUM o Harmonium
È anche chiamato organo espressivo; impropriamente, poiché fra organo vero e proprio e armonium vi sono differenze sostanziali circa gli elementi che producono il suono. Infatti l'organo è caratterizzato dalla vibrazione dei tubi, mentre l'armonium si fonda unicamente sul gioco delle ance libere.
Esisteva già fin dal secolo XVI una varietà d'organo di piccole dimensioni (di tre o quattro ottave) chiamato regale, nel quale il suono era ottenuto per mezzo delle ance battenti, ma siffatto strumento era scarsamente pregiato poiché aveva una voce stridula e mordente; il Banchieri lo paragonava a "una multitudine di anatre che chiamino la pioggia". Non mancarono, più tardi, organari ingegnosi che. allo scopo soprattutto di ottenere una graduazione di sonorità, combinavano il gioco dei tubi con quello delle ance. Tali furono il Kirsnik di Pietroburgo, che nel 1780 si dice abbia applicato in alcuni suoi strumenti un registro di ance libere; l'Aacknitz, e specialmente il Grenié, chi nel 1810 prese un brevetto per uno strumento esclusivamente ad ancia libera, dove l'intensità sonora era determinata dalla semplice pressione sui pedali che regolavano l'immissione dell'aria. Fu il Grenié che battezzò questo suo strumento col nome orgue expressif. Tralasciando ulteriori modificazioni e perfezionamenti operati da costruttori tedeschi, come l'Eschenbach, il Haeckel di Vienna, inventore dell'accordeon (fisarmonica) e il francese Cavaillé-Coll, che ideò il poikilorgue ("organo variato"), si arriva all'invenzione di Debain 11809-1877). Questi nel 1840 costruì diversi modelli a cui diede il nome di armonium, nei quali erano combinati l'accoppiamento di diversi registri e la loro unione per mezzo d'una medesima valvola, sì da poter disporre sul medesimo piano della tastiera più di una serie di lamine. Sensibile perfezionamento all'armonium del Debain apportò il costruttore Martin de Provins, il quale v'introdusse il congegno a percussione, consistente in un piccolo martello guarnito di feltro che tocca la lamina per modo che il suono è subito determinato e l'aria immessa non ha altro ufficio che di mantenerla in vibrazione. I fabbricanti americani infine hanno cambiato radicalmente il meccanismo di vibrazione, adottando il cosiddetto sistema ad aspirazione, in cui l'aria non viene immessa, ma aspirata.
L'armonium di formato normale comprende cinque ottave e dieci a quindici registri, oltre a effetti meccanici, come il tremolo, la sordina, il crescendo, che si ottengono per mezzo di ginocchiere.
È da notarsi che il carattere di sonorità proprio di questo strumento consente facilmente la distinta percezione dei suoni armonici, e quindi esso è adibito facilmente nelle esperienze acustiche. Il fisiologo Baglioni di Roma, ha di recente costruito un'interessante armonium per quarti di tono, a doppia tastiera, chiamandolo enarmonium.
I più notevoli metodi per armonium sono quelli del Sachs, del Mettenleiter, del Keimann.
Bibl.: J. Lederle, Das H., seine GEschichte, Konstruktion, ecc., Friburgo in B. 1884; W. Riehm, Das H., sein Bau und seine Behandlung, Berlino 1897; W. Lückhoff, Das H. der Zukunft, Berlino 1901; A. Mustel, L'Orgue expressif ou l'Harmonium, Parigi 1903; L. Hartmann, Das Harmonium, Lipsia 1913; sull'enarmonium v. S. Baglioni, Udito e voce, Roma 1925.