AGNELLI, Arnaldo
Nacque il 18 febbr. 1875 a Somaglia presso Codogno (Milano). Laureatosi in giurisprudenza a Pavia, partecipò vivacemente alla vita culturale e politica di Milano. Radicale, nelle elezioni del 1913 (XXIV legislatura) venne eletto deputato in ballottaggio col moderato L. Della Porta. Nelle successive elezioni del 1919 subentrò a L. Gasparotto, che aveva optato per Udine. Durante la guerra, dopo Caporetto, costituì un primo embrione di quella che poi divenne l'Opera nazionale dei combattenti, cui diede il nome di "La Patria riconoscente". Inoltre favorì la costituzione della legione cecoslovacca, che si distinse poi sul fronte italiano.
Fu sottosegretario alla Guerra nel primo gabinetto Nitti dal marzo al maggio 1920 e poi, nel secondo dal maggio al giugno. Caduto Nitti il 15 giugno, e successo Giolitti, rimase sottosegretario al Tesoro. Dalla fine della guerra sino alla morte l'A. si adoperò in favore della causa pacifista e della intesa fra i popoli nella Società delle Nazioni.
Cultore di studi giuridici, economici e storici, fu libero docente di economia politica presso l'università di Pavia e socio corrispondente dell'Istituto lombardo di scienze e lettere dal 1918. Da tale anno al 1921 diresse la rassegna La vita internazionale, stampata a Milano, alla quale aveva collaborato sin dal 1898. Morì a Roma il 2 marzo 1921.
Scritti principali: Libero scambio: esame critico degli argomenti pro e contro, Milano 1897; Industriali, operai, legali: gli infortuni del lavoro, Milano 1898; Commento alla legge sugli infortuni sul lavoro, Milano 1905; Il problema economico della disoccupazione operaia: cause e rimedi, Milano 1909.
Bibl.: La vita internazionale, XXIV (1921), n. 5 del 5 marzo (interamente dedicato all'A.); Corriere della Sera, 3 marzo 1921, p. 3; Rendic. d. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, LIV (1921), pp. 193-194 (commemorazione fatta dal presidente dell'Istituto, M. Scherillo, il 10 marzo 1921).