Scrittore e giornalista italiano (Piediluco 1888 - Roma 1965); nel periodo fra le due guerre si occupò di critica letteraria su L'Idea nazionale e poi su La Tribuna; nel secondo dopoguerra, di critica drammatica su Paese sera. I suoi romanzi (Capogiro, 1932; La donna segreta, 1934; Clara fra i lupi, 1939; Controvento, 1952; Donna sola, 1954; Nebbia bassa, 1958) tendono a sfumare in toni sensualmente patetici il motivo pirandelliano della incomunicabilità degli affetti e della incomprensione fra gli uomini. Pubblicò anche libri di racconti e di viaggio, e uno di ricordi di vita letteraria romana, Dall'Aragno al Rosati (1963).