FRATEILI, Arnaldo
Giornalista e scrittore, nato a Piediluco (Terni) il 23 agasto 1888. Già professore di scuole medie (1911-15), e critico letterario dell'Idea nazionale e della Tribuna, è ora redattore del Giornale della sera di Roma.
Si affermò narratore relativamente tardi, con un romanzo, Capogiro, Milano 1932, nel quale una vicenda d'amore sensuale, adombrante il motivo vagamente pirandelliano della labilità umana e della incomunicabilità degli spiriti, trova la sua espressione migliore là dove riesce a sciogliersi in atmosfere tenui, sfumate, sottilmente patetiche. I romanzi e racconti successivi: La donna segreta, Milano 1934; Le avventure notturne, ivi 1934; Clara fra i lupi, ivi 1939; Libera uscita, ivi 1942, confermano in parte queste qualità. Altri volumi raccolgono sue corrispondenze e impressioni di viaggio: Paradiso a buon mercato, Lanciano 1932; La Germania in camicia bruna, Milano 1937; Dea senza volto, ivi 1944.
Bibl.: A. Momigliano, in Corriere della sera, 8 luglio 1932; B. Tecchi, Maestri e amici, Pescara 1934, pp. 151-56; A. Bocelli, in Nuova Antologia, 1° agosto 1934; E. De Michelis, in La Nuova Italia, ottobre-novembre 1939.