MAGGIORA VERGANO, Arnaldo
Nacque ad Asti il 26 febbr. 1862 in una nobile famiglia piemontese, da Giuseppe Ernesto e da Alessandra Finazzi. Conseguita la maturità classica, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Torino, dove presso l'istituto di fisiologia, diretto da A. Mosso, effettuò le sue prime ricerche sperimentali: uno studio sulla fisiologia dei muscoli, che costituì l'argomento della tesi di laurea conseguita a pieni voti il 13 luglio 1885 (Les lois de la fatigue dans les muscles de l'homme, in Archives italiennes de biologie, XIII [1890], pp. 187-241). A Torino iniziò la sua attività professionale nella sezione chirurgica dell'ospedale Mauriziano, diretta da L. Berruti, frequentando nel contempo il gabinetto di igiene dell'Università il cui direttore, L. Pagliani, lo nominò assistente nel 1886. Quando Pagliani fu chiamato a Roma alla direzione della Sanità pubblica, nel 1887, al M. fu affidato l'incarico dell'insegnamento di igiene nell'Università torinese: dette allora inizio a un'intensa attività di studi e ricerche anche nel laboratorio di G. Bizzozzero, dal quale era particolarmente stimato.
Tra i numerosi lavori pubblicati in questo periodo si ricordano: Ricerche quantitative sui microrganismi del suolo con speciale riguardo all'inquinamento del medesimo, in Giorn. della R. Acc. di medicina di Torino, s. 3, XXXV [1887], pp. 153-172; Contributo allo studio dei microfiti della pelle umana normale e specialmente del piede, in Giorn. della Soc. italiana d'igiene, XI (1889), pp. 335-366; Osservazioni batteriologiche sul contenuto della tromba di Eustachio nelle otiti medie catarrali croniche, ibid., XII (1890), pp. 442-449 (in collab. con G. Gradenigo), e Contributo all'eziologia delle otiti catarrali, in Giorn. della R. Acc. di medicina di Torino, s. 3, XXXIX (1891), pp. 397-410 (in tedesco: Beitrag zur Aetiologie der katarrhalischen Ohrentzündungen, in Zentralblatt für Bakteriologie, Parasitenkunde und Infektionskrankheiten, X [1891], pp. 625-635); Alcune osservazioni microscopiche e batteriologiche fatte durante una epidemia di enterocolite dissenterica, in Giorn. della R. Acc. di medicina di Torino, s. 3, XXXIX (1891), pp. 718-733. Collaborò inoltre alla formulazione del regolamento per la vigilanza igienica di derrate e bevande (Regolamento speciale per la vigilanza igienica sugli alimenti, sulle bevande e sugli oggetti di uso domestico, in Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, Parte principale, s. 3, XCVIII [1890], pp. 3472 s.).
Nel 1892 il M. assunse la direzione della neoistituita cattedra di igiene e polizia medica dell'Università di Modena, dove l'insegnamento dell'igiene, divenuto autonomo dall'anno accademico 1875-76, era stato fino ad allora ospitato in un'unica stanza-laboratorio presso le scuole cliniche; solo il 21 maggio 1898 fu inaugurato il nuovo Istituto di igiene nel palazzo S. Eufemia, così che il M., divenuto ordinario nel 1896, fu di fatto il primo insegnante della specialità nell'Università modenese. Alla guida della nuova struttura egli ne curò dotazioni e attrezzature scientifiche tanto da renderla fra i migliori laboratori di igiene d'Italia. Nell'Università di Modena, dove fu preside di facoltà dal 1902 al 1911-12, fu iscritto nei rotuli con il titolo di professore emerito a vita.
Proseguiva intanto la sua attività di ricercatore studiando ancora la fisiologia dei muscoli (De l'action physiologique du massage sur les muscles de l'homme, in Archives italiennes de biologie, XVI [1891-92], pp. 225-246; Ricerche sopra l'azione fisiologica del massaggio sui muscoli dell'uomo, in Arch. per le scienze mediche, XVI [1892], pp. 41-77, in tedesco in Archiv für Hygiene, XV [1892], pp. 141-171), interessandosi dell'igiene della persona (Untersuchungen über die physiologische Wirkung der Schaumbäder, ibid., XXVI [1896], pp. 203-290, in collab. con C. Levi) e soprattutto recando preziosi contributi pratici alla soluzione dei vari problemi di igiene quotidiana, che affrontò con impostazione scientifica microbiologica: tra i numerosi lavori che pubblicò in questo settore si ricordano un progetto di alimentazione idrica cittadina (Su un progetto di condotta d'acqua potabile per la città d'Alba, in Giorn. della Soc. italiana d'igiene, XII [1890], pp. 308-319) e gli studi sulle infezioni di origine aviaria, in collab. con G.L. Valenti (Õber eine infektiöse Krankheit beim Genus Turdus, in Zentralblatt für Bakteriologie, Parasitenkunde und Infektionskrankheiten, XXXIV [1903], pp. 326-335, Õber eine Seuche von exsudativen Typhus bei Hühnern, in Zeitschrift für Hygiene und Infektionskrankheiten, XLII [1903], pp. 185-243, e Õber den Virus des exsudativen Typhus bei Hühnern, II, ibid., XLVIII [1904], pp. 280-327). Nel 1897 pubblicò a Torino la monografia Le conserve alimentari (in collab. con G. Musso e C. Revelli).
Su chiamata unanime della facoltà medica, nell'anno accademico 1912-13 il M. assunse la direzione della cattedra e dell'istituto di igiene e polizia medica dell'Università di Padova, dove fu incaricato degli insegnamenti di igiene sperimentale presso la scuola di farmacia e di igiene applicata presso la R. Scuola di ingegneria. Chiamato, ancora all'unanimità, presso l'Università di Bologna, vi resse la cattedra e l'istituto di igiene sperimentale fino al 1922. Durante la guerra le autorità militari gli affidarono l'incarico di ispettore dei servizi profilattici e dei servizi igienico-sanitari del corpo d'armata di Bologna; fu comandato a operare con funzioni direttive nell'ospedale militare per malattie infettive e nel laboratorio batteriologico militare di Bologna; fu inoltre insegnante nell'Università castrense di S. Giorgio di Nogaro. Nel 1922, infine, il M. fu chiamato alla direzione della cattedra e dell'istituto di igiene dell'Università di Torino, dove fu incaricato di svolgere l'insegnamento presso la Scuola di farmacia e i corsi di igiene pratica per i laureati in medicina veterinaria e in chimica. Nella nuova, definitiva sede fu preside di facoltà e dal 1926 fece parte della commissione amministrativa in seno al Consiglio universitario piemontese. Raggiunti i limiti di età, nel 1937 il M. fu collocato a riposo con il titolo di professore emerito.
Tra i numerosi altri scritti del M.: la collaborazione al ponderoso lavoro bibliografico organizzato e diretto da P. Giacosa (Bibliografia medica italiana. Riassunto dei lavori originali italiani relativi alle scienze mediche usciti nel 1890, Torino 1892; usciti nel 1891, ibid. 1893; usciti nel 1892, ibid. 1894; usciti nel 1893, ibid. 1895), gli studi pubblicati a cura del ministero dell'Interno e della direzione generale di Sanità; Istruzioni per le Autorità sanitarie per la difesa contro il colera; per i medici pratici; per la diagnosi batteriologica del colera; per le vaccinazioni anticoleriche, Roma 1907-08, in collab. con M. Jatta; Consigli popolari per la lotta contro le seguenti malattie: tubercolosi, vaiolo, difterite, scarlattina, morbillo, febbre puerperale, ibid. 1907-14, in collab. con M. Jatta; Istruzioni per la difesa contro la rabbia, l'afta epizootica, il carbonchio ematico, il carbonchio sintomatico, ibid. 1910-12, in collab. con G. Cosco), il manuale Lezioni d'igiene, Torino 1890, e successive edizioni, l'ultima delle quali ibid. 1930), la VI monografia del Trattato italiano di igiene (ibid. 1926), recante il titolo Epidemiologia e profilassi.
Ispettore sanitario del governo durante l'epidemia di colera del 1896, il M. fu per 33 anni membro del Consiglio superiore di sanità del Regno. Appartenne a numerose accademie e società scientifiche italiane e straniere e ricevette varie onorificenze, tra cui quelle di cavaliere di gran croce e grand'ufficiale; gli fu conferita la medaglia d'oro dei benemeriti della Salute pubblica. Il M. morì a Quarto d'Asti il 9 febbr. 1945.
Fonti e Bibl.: Necr., in Boll. dell'Istituto sieroterapico milanese, XXIV (1945), pp. 153 s.; in Minerva medica, XXXVI (1945), 1, parte varia, p. 46; in Riv. italiana di igiene, IV-V (1945), p. 500; in Annuario della R. Università di Modena, a.a. 1945-46, pp. 215-217; L. Agrifoglio, Igienisti italiani degli ultimi cento anni, Milano 1954, pp. 87 s.; C.G. Mor - P. Di Pietro, Storia dell'Università di Modena, Firenze 1975, I, pp. 194, 266 s.; II, p. 498; R. Olivo, Igiene, in La Società medico-chirurgica di Modena. Storia nella cultura nazionale, a cura di E. Cheli, Modena 1989, pp. 265 s.; C. Santanera, Ricordando il prof. A. M.V., in Il Platano. Riv. di cultura astigiana, XXIX (2004), pp. 155-161; I. Fischer, Biographisches Lexikon der hervorragenden Ärzte [1880-1930], II, p. 971.