JACOBSEN, Arne
Architetto, nato a Copenaghen l'11 febbraio 1902, allievo dell'architetto Kay Fisker, nel 1927 ottenne il diploma dell'Accademia Reale; nel 1930-35 realizzò la sua prima opera importante in campo internazionale: il complesso Bellavista da lui costruito presso Copenaghen (stabilimento bagni, teatro, scuola, nucleo residenziale).
J. accetta in esso il linguaggio "internazionale" europeo, ma lo utilizza con nuova sensibilità, specie nell'interesse per i problemi paesistici. J. si inserisce così nella tendenza generale dell'architettura scandinava elaborando quindi una tematica che concilii l'orientamento "neo-empirista" con un maggior rigore formale (municipî di Søllerod ed Aarhus, 1939-42; case ad Ibstrupparken, 1940). Nel 1943 si rifugiò in Svezia: al suo ritorno ha continuato a sviluppare le sue ricerche d'anteguerra, producendo opere notevoli nei limiti del loro assunto (abitazioni per giovani a Gentofte, 1947; complesso residenziale di Soholm, 1950, scuola di Harby, 1951); con la scuola in Gentofte (1952-56) però, J. cambia la sua linea d'azione, tornando ad adottare un linguaggio più rigoroso ed aderente a più attuali condizioni produttive. Con il municipio di Rodøvre 1955) imposta il problema dell'industrializzazione edilizia (pressoché inesistente in Danimarca) e delle sue conseguenze figurative e sociali, che sviluppa poi in tutta la sua più recente attività (uffici Jespersen, 1955; abitazioni duplex in Ornegardsvej, 1957; edificio della SAS in Copenaghen, 1957-60; St. Catherine College, Holywell Great Meadow, Oxford, iniziato nel 1961 se ne prevede il completamento nel 1963-64), esercitardo notevole influenza nell'ambiente scandinavo.
Bibl.: J. Pedersen, Arkitekten A. J., Copenaghen 1957; L. Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Bari 1960, pp. 893-901. Articoli sulle riviste: Byggmastaren, Architectural Review, Bauern und Wohnen, Casabella.