Vedi ARNE dell'anno: 1958 - 1958 - 1973
ARNE (v. vol. i, p. 669)
Controlli e saggi di scavo effettuati negli ultimi anni a cura dell'Etairia greca hanno riportato alla luce la complessa pianta delle quattro porte della cinta muraria, un tratto della strada che portava dalla piana alla porta S e hanno potuto documentare, mediante il trovamento di materiale ceramico dell'Elladico Recente III la contemporaneità delle tecniche murarie usate nell'erezione delle porte, la tecnica isodoma, cioè, e quella poligonale.
Sono state inoltre oggetto di studio anche la zona del palazzo e del cortile, e quella della cosiddetta agorà. Si tratta di un complesso unitario, risalente all'Elladico Recente III; il palazzo, del quale è stato riconosciuto il sistema di scarico delle acque, doveva essere una costruzione a due piani, probabilmente in mattoni; il peribolo che circonda il palazzo e la corte presenta tutt'intorno contrafforti alla distanza di 3-4 m e due porte, sui lati S ed E. L'ampio spazio di forma trapezoidale che si stende a S (lato N m 160; E m 170; O m 168; S m 144) era collegato direttamente a N con la corte palaziale, mentre a S una strada metteva direttamente in comunicazione quest'area con la porta S; nell'interno, due complessi edifici che si allungano da N a S lungo i lati E ed O dell'agorà, di incerta destinazione: quello posto nella parte O dell'area si compone di una successione di vani che si aprono ad E su un lungo corridoio, da un'interessante sala al centro, e da una successione di sale ipostile colonnate.
Bibl.: Τὸ ῎Εργον, 1959, p. 20 ss.; 1960, p. 37 ss.; 1961, p. 39 ss.; Bull. Corr. Hell., LXXXII, 1958, p. 745 ss.; LXXXIV, 1960, p. 758; LXXXV, 1961, p. 743; LXXXVI, 1962, p. 775 s.