Pittore svizzero (Basilea 1827 - San Domenico di Fiesole 1901), allievo di O. W. Schirmer a Düsseldorf, poi di A. Calame a Ginevra. Viaggiò in Belgio e in Francia; soggiornò a Roma (1850-57 e 1862-66). Si dedicò dapprima al paesaggio, si orientò poi verso un classicismo tutto evocativo e letterario, pieno di contenuti mitici e allegorici. A Monaco (1859) ebbe successo col quadro Pan. Divenuto professore a Weimar, seguitò a dipingere grandi composizioni: Idillio marino; Primavera d'amore; L'isola dei morti; Il bosco sacro; Vita somnium breve; Venus Genitrix, ecc. Dimorò a Monaco (1871-74), a Firenze (1874-85), a Zurigo (1884-92) e ancora a Firenze, dove ebbe a collaboratore, negli ultimi anni, il figlio Carlo. La sua arte, pur nella sua radice accademica, è documento dell'interesse della cultura germanica per i miti del mondo classico.