WESKER, Arnold
Drammaturgo inglese, nato a Stepney il 24 maggio 1932. Di umili origini, ha esercitato vari mestieri, anche il pasticciere. Interessato al teatro, in sé stesso e come mezzo d'espressione di idee politiche, fondò nel 1961 e diresse il "Centre 42" che, osteggiato da politici e sindacalisti, fu sciolto nel 1970. Si era intanto affermato con le opere che compongono la sua Trilogy (1960): Chicken soup with barley (1959), Roots (1959) e I'm talking about Jerusalem (1960). A questo primo gruppo ha fatto seguire: The kitchen (1961), Chips with everything (1962), Menace, commedia televisiva (1963), The four seasons (1966), Their very own and golden city (1966), Fears of fragmentation (1970), The friends (1970), Six sundays in January (1971), The old one (1972), The journalists (1972), The wedding feast (1973). Egli considera lo scrivere una forma diretta di azione sociale, e in effetti tutte le sue opere mostrano un costante interesse per problemi sociali e politici, interesse che non sempre giova alla struttura di esse e alla vitalità artistica dei personaggi, ridotti a portavoce dell'autore.
Trad. it.: Trilogia, Torino 1962; La cucina, Patatine di contorno, ivi 1965; Le quattro stagioni, Una città dorata tutta per loro, ivi 1969.
Bibl.: G. E. Wellwarth, The theatre of paradox and protest, ivi 1965; H. U. Ribalow, A. Wesker, New York 1965; R. Hauman, A. Wesker, Londra 1970 (nella serie Contemporary playwrights); M. Marland, A. Wesker, ivi 1970 (nella serie Times authors, i); M. Corsani, Il nuovo teatro inglese, Milano 1970; G. Leeming, S. Trussler, The plays of A. Wesker, Londra 1971; G. Leeming, A. Wesker, ivi 1972 (nella serie Writers and their work).