ZWEIG, Arnold
Romanziere e drammaturgo tedesco, nato a Glogau il 10 novembre 1887. Studiò nelle università di Breslavia, Monaco, Berlino, Rostock, Gottinga e Tubinga, nell'intento, poi abbandonato, di dedicarsi alla filologia e alla storia della letteratura. Durante la guerra mondiale visse prima per qualche tempo in Francia, in Ungheria e in Serbia; poi rimase per tredici mesi dinnanzi a Verdun; in seguito passò all'ufficio stampa del quartier generale orientale, a Bialystok, Kowno e Vilna. Nel 1933 emigrò dalla Germania.
Fino dalle prime opere lo Z. affrontò la narrazione (Novellen um Claudia, 1912) e il teatro (Abigail und Nabal, dramma, 1912), ma forse nessuna delle sue opere drammatiche ha raggiunto la potenza e la vasta eco di talune sue narrazioni. Seguirono il romanzo Ritualmord in Ungarn (1915; adattato poi per il teatro col titolo Die Sendung Semaels) e varie opere drammatiche e narrative, oltre a un volume di viaggi (Frühe Fahrten, 1925) e a un saggio sull'antisemitismo (Caliban, oder Politik und Leidenschaft, 1926). La maggiore notorietà, anche fuori dei confini della Germania, venne però allo Z. dal romanzo Der Streit um den Sergeanten Grischa (1927; ridotto per il teatro con minor successo nel 1930; tradotto in ital. col titolo Il caso del sergente Grischa), che è indubbiamente una delle opere più notevoli nate dall'esperienza della guerra, la quale vi è sentita nel suo aspetto più anonimo e impersonale d'immensa macchina che sfugge a coloro stessi che l'hanno messa in moto. Tra le opere successive dello Z. sono da notare: Die Umkehr (1927, tragedia); Pont und Anna (1928, novelle), Junge Frau von 1914 (1931, romanzo di larga risonanza, tradotto anche in italiano); De Vriendt kehrt heim (1932, romanzo).
Altre opere principali: narrative, Geschichtenbuch; Söhne; Der Regenbogen; drammatiche: la commedia Lucilla. Sono anche da citare i saggi critici su Lessing, Kleist, Büchner, oltre a vari saggi sulla letteratura e sull'ebraismo.
Numerose opere dello Z. sono tradotte in italiano.