AROLDO I, re d' Inghilterra
Alla morte del re Canuto, il suo vasto impero fu diviso: la Norvegia toccò a Sweyn, la Danimarca ad Harthacnut, e l'Inghilterra ad Aroldo Harefoot (Piè di lepre). Per quest'ultimo la sanzione della Witenegemot non fu unanime. La maggioranza si pronunziò in favore di Aroldo; ma l'opposizione, guidata dal conte Godwine di Wessex, si schierò per Harthacnut, figlio di Canuto e della regina Emma di Normandia. Quest'ultimo allora, incoraggiato dalla madre e da Godwine, fuggì in Francia, raccolse milizie e sbarcò di nascosto sulla costa inglese, dirigendosi verso la capitale Winchester. Ma venutogli meno l'aiuto di Godwine che intendeva riconciliarsi con Aroldo, le sue truppe furono una notte assalite a tradimento, catturate o uccise. La strage destò profonda e non favorevole impressione: si disse che Aroldo non continuava le virtù del padre, e sorse la leggenda che egli non fosse figlio di Canuto e di Elgina. L'arcivescovo di Canterburv, Ethelnoth, si rifiutò di coronarlo, dicendo apertamente che, per comando di Canuto, aveva fatto voto d'incoronare il figlio della regina Emma, e minacciando la scomunica ai vescovi suffraganei che agissero diversamente. Allora Harthacnut si decise a fare una seconda spedizione; ed aveva già raccolte truppe in Francia, quando Aroldo I morì, il 7 marzo 1040. Egli poté così raccoglierne pacificamente la successione.
Bibl.: The Cambridge Medieval History, III, Cambridge 1924, p. 389 e bibl. annessa, p. 625 segg.