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ARPALO

di Giorgio Pasquali - Enciclopedia Italiana (1929)
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ARPALO ("Αρπαλος, Harpălus)

Giorgio Pasquali

Figlio di Macata (αχάτας), alto dignitario macedone. Spalleggiò Alessandro nel conflitto con Filippo; sicché dovette andare in esilio; ma, salito Alessandro al trono, ne fu ricompensato col massimo ufficio accessibile a chi, come lui, per un difetto fisico fosse inabile al servizio militare, quello di tesoriere. Al tempo della battaglia di Isso, fuggì in Grecia, dopo aver commesso un'infedeltà, ma, ritornato ad Alessandro, avendo da lui ottenuto promessa d'impunità completa, fu rintegrato nell'ufficio, divenuto più importante ora che comprendeva la custodia dei tesori del bottino persiano concentrati in Ecbatana. Risiedeva a Babilonia. Durante la spedizione di Alessandro in India, credendo che questi non sarebbe più ritornato, si diede ad accessi di ogni sorta, visse pubblicamente con due etere ateniesi, Pitionica (Πυϑιονίκη) e, dopo la morte di questa, Glicera (Γλψκέρα). consacrò la prima, dopo morta, quale dea, fece tributare onori regali alla seconda.

Cosicché, al ritorno di Alessandro dall'India (primavera 324), credette meglio fuggire per una seconda volta, e con 50 navi, 6000 mercenarî e 5000 talenti d'argento navigò verso l'Attica. Ma, presentatosi una prima volta con la flotta, non fu ammesso per consiglio di Demostene che temeva Alessandro, nel porto di Atene, sebbene A., per aver beneficato Atene di grano, fosse in possesso della cittadinanza ateniese. Ripresentatosi con due sole navi (le altre e i mercenarî aveva lasciati al Tenaro), ma con buona parte delle ricchezze, ebbe libera entrata nel Pireo per opera del magistrato che aveva sotto di sé porti e arsenali, Filocle. Quando, come doveva attendersi, il governo macedone ne richiese l'estradizione, il popolo ateniese, attirato dalla prospettiva dei tesori, prese su proposta di Demostene, un partito medio: diede una risposta dilatoria ai Macedoni e mise sotto custodia A. e i suoi danari. Ben presto venne alla luce che dei 700 talenti denunziati da A. solo 350 erano stati depositati nell'Acropoli, e si diffuse il sospetto che gli altri fossero serviti a corrompere i politici ateniesi, specie Demostene, che fu, insieme con altri, coinvolto in un processo. Intanto Arpalo era evaso e s'era rifugiato in Creta, dove fu ucciso a tradimento da un amico spartano, Tibrone (Θίβρων), che s'impadronì così delle navi e dell'esercito.

Per le vicende giovanili di Arpalo è fonte unica Arriano, Anab., III, 6; per il suo sfarzo dissennato, Ateneo, XIII, 586 c, 594 e -595 d, che attinge al dramma satirico contemporaneo, Agen; per la fuga e la morte, Diodoro, XVII, 108, XVIII, 19. Per la causa arpalica, materiale abbondantissimo nelle orazioni degli avversarî di Demostene, Iperide e Dinarco (di ciò più nell'art. demostene).

Bibl.: Ottimo articolo di Stähelin, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, col. 2397; esposizione completa dei fatti che diedero origine alla causa in Schaefer, Demosthenes, 2ª ed., III, 304.

La data della prima presentazione di A. dinanzi all'Attica è controversa, ma certo estate o autunno 324; A. Körte, in Neue Jahrbücher für das klassische Altertum, 1924, 217; J. Beloch, Griechische Geschichte, 2ª edizione, IV, ii, Berlino 1927, p. 434.

Vedi anche
Demòstene Uomo politico e oratore ateniese (384 a. C. - 322 a. C.). Partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l'espansionismo di Filippo II di Macedonia attraverso un'intensa attività oratoria (Filippiche, 350-341; Olintiache, 349-348; Per la pace, 346) e ... Alessandro III re di Macedonia Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò la Grecia, culla della civiltà occidentale, e fu abile stratega e conquistatore. Denominato Magno in ... Demade Oratore e uomo politico ateniese (circa 380 a. C. - 319 a. C.), avversario di Demostene. Fatto prigioniero a Cheronea (338 a. C.) e liberato poi da Filippo di Macedonia, fu il mediatore della pace di Atene con Filippo e poi ancora (336) con Alessandro. Implicato con Demostene nel processo di Arpalo, ... Plutarco Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi politici. Fu più volte a Roma, dove ebbe amici illustri tra cui Gaio Minucio Fundano e Aruleno Rustico. ...
Tag
  • BATTAGLIA DI ISSO
  • ESTRADIZIONE
  • DEMOSTENE
  • BABILONIA
  • ACROPOLI
Altri risultati per ARPALO
  • Arpalo
    Dizionario di Storia (2010)
    Macedone (sec. 4° a.C.), figlio di Macata. Tesoriere di Alessandro Magno, al ritorno di questi dalla spedizione in India (324 a.C.) fuggì con navi, mercenari e denaro. Accolto in Atene, quando ne fu richiesta da Alessandro l’estradizione fuggì a Creta dove fu ucciso da Tibrone, mentre in Atene alcuni ...
  • Àrpalo
    Enciclopedia on line
    Macedone (sec. 4º a. C.), figlio di Macata; malfido tesoriere di Alessandro Magno, al ritorno di lui dalla spedizione in India (324 a. C.) fuggì con navi, mercenarî e denaro. Accolto dopo molte tergiversazioni in Atene, quando ne fu richiesta da Alessandro l'estradizione fuggì a Creta dove fu ucciso ...
Vocabolario
àrpalo
arpalo àrpalo s. m. [lat. scient. Harpalus, der. del gr. ἁρπαλέος «insaziabile]. – Genere di insetti coleotteri carabidi, che comprende numerose specie, di cui molte rappresentate in Italia, nocive a diverse piante coltivate (fragole, granoturco,...
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