Arpu
(arpu), s. m. inv. Acronimo dell’ingl. Average revenue per user, Ricavo medio per utente.
• Nel primo semestre di quest’anno i ricavi medi per utente (Arpu) di Tim erano ancora superiori del 20% rispetto a Wind, che però fatturava in media 185 minuti di chiamate al mese per utente (contro i 140 minuti dell’abbonato Tim). Dopo le promozioni e le offerte lanciate quest’estate (che peraltro scadranno con la fine di novembre), i prezzi dell’ex monopolista sono scesi sui livelli del terzo operatore. E così a fine 2010 Deutsche Bank stima che l’Arpu della fascia «consumer» di Tim scivolerà a 17,8 euro al mese, solo il 3% in più rispetto ai 17,2 euro del terzo operatore mobile. (Sara Bennewitz, Repubblica, 18 ottobre 2010, Affari & Finanza, p. 1) • Il business della pay tv di Mediaset ha […] bisogno di nuove risorse visto che il numero di schede attive è stabile rispetto allo scorso anno (circa 4,2 milioni a marzo 2011 contro 4,14 a marzo 2010) e l’arpu, il ricavo per utente, continua ad essere basso (poco sopra i 10 euro/mese). (Alberto Guarnieri, Messaggero, 14 aprile 2011, p. 50, Telecomando) • Sul fronte della pay tv, Mediaset con Premium ha superato la soglia dei due milioni di abbonati con Arpu (ricavi per cliente) in crescita. (Maddalena Camera, Giornale, 5 febbraio 2016, p. 21, Economia).
- Già attestato nel Corriere della sera del 13 marzo 2000, Corriere Economia, p. 3 (Vittorio Malagutti).