arredo
. In If XXIV 138 Vanni Fucci si confessa ladro a la sagrestia d'i belli arredi: il verso è interpretato in due modi, a seconda che si consideri d'i belli arredi complemento di ladro oppure determinazione qualificativa di sagrestia. Nell'uno e nell'altro caso, tuttavia, a. designa il " tesoro " della chiesa, costituito, oltre che degli oggetti necessari alle funzioni religiose, anche dei doni preziosi offerti dai fedeli e della suppellettile ornamentale: " ‛ Arredi ' e ‛ corredi ' si chiama in Toscana ogni sorte di fornimenti, sì di donne che vadino a marito... come anco di chiese " (Daniello).