ARRHENURUS (dal gr. οὐρά "maschio", e ἄρρην "coda", a causa dell'appendice del corpo, simile a coda, propria del maschio di certe specie)
Genere d'Idracarini, famiglia delle Hygrobatidae (v.), stabilito da A. Dugès (1834; v. Ann. des Sciences nat., ser. 2ª, I, p. 17). Caratteri distintivi: corpo protetto, nell'adulto, da robusta corazza chitinosa a grossi pori, distinta in una parte dorsale e una ventrale mediante un solco che corre sul dorso; palpo mascellare a chela; epimeri in tre gruppi, poiché quelli del primo paio sono fusi tra loro sulla linea mediana. I dischi genitali sono numerosi: il dimorfismo sessuale è spiccatissimo, forse il più notevole offertoci dalla fauna d'acqua dolce. Il maschio è fornito generalmente di un caratteristico organo di copula, il petiolus, e di appendici del tronco che talvolta, e in particolare nelle specie esotiche, conferiscono al corpo una forma bizzarra. I colori sono varî e vivaci. Il genere è cosmopolita, di carattere euritermo, ricchissimo di specie (qualche centinaio). In alcune specie nostrali è stata osservata una notevole resistenza al disseccamento, anche da parte dell'immagine, capace di ritornare a vita attiva dopo alcuni giorni di esposizione all'aria.
Bibl.: v. idracarini.