arridere
. Ha in D., conformemente al latino adridēre, il significato di " sorridere consentendo ", " consentire lietamente ". In Pd XV 71 Beatrice arrisemi un cenno, col quale permise a D. di rivolgere una domanda a Cacciaguida (costruzione del tutto simile a quella di ‛ sorridere ' di Pd I 95 le sorrise parolette brevi); per la variante arrogemi, cioè " m'aggiunse un cenno ", vedi Petrocchi, Introduzione 235-236, e ad l. Strettamente latineggiante è invece la costruzione in Pd XXXIII 126 O luce etterna che sola in te sidi, / sola t'intendi, e da te intelletta / e intendente te ami e arridi!: versi variamente interpretati, ma dove tutto sommato arridi sembra esser strettamente legato e complementare di ami, nel senso di " ti compiaci di te medesima " (" applaudes et complaces ", Benvenuto).