Boito, Arrigo
Sebbene nella produzione musicale del B. non figuri nessun lavoro direttamente ispirato a D., l'influenza dantesca sul musicista fu fortissima. Il nome di D. è citato perciò spesso negli scritti di B. con termini entusiastici; valga come esempio un brano apparso nel " Giornale della Società del Quartetto ": " Il Sublime è più semplice del Bello. Il Bello può incarnarsi con tutte le varietà della forma, le più bizzarre, le più molteplici, le più disparate; al Sublime non si addice che la gran forma, la forma divina, universale, eterna: la forma sferica. L'orizzonte è sublime, il mare è sublime, il sole è sublime. Shakespeare è sferico, Dante è sferico, Beethoven è sferico ". Un articolo di B. su Dante giovane, commento a un quadro del Celentano, si trova nel " Museo di famiglia " (14 maggio 1865). Vari consigli furono dati da B. a Camille Bellaigue per il suo saggio sulla musica in D. pubblicato nella " Revue des deux mondes " (gennaio 1902). Infine è da ricordare l'influenza delle terzine dantesche rintracciabile lungo tutta l'opera poetica di Boito.
Bibl. - A.B., Tutti gli scritti, a c. di P. Narri, Milano 1942; P. Narri, Vita di A. B., ibid. 1942.