ARRIGO Fiammingo (Heinrich van der Broek)
Pittore, nato a Mechelen (Malines) verso il 1530. In patria ebbe per maestro Franz Floris, che già derivava largamente dall'arte italiana e soprattutto da Michelangelo; a Firenze, dove era già verso la metà del secolo, a Perugia e a Roma, a contatto col Vasari, col Pomarancio, con Orazio Alfani, e con i loro numerosi compagni di tendenze artistiche, si fece seguace del manierismo italiano. Coloristicamente cerca intonazioni forti e scure, forse suggeritegli da pittori veneti del tempo. Le sue opere principali sono: a Perugia, nella R. Pinacoteca, la Crocifissione, e l'Adorazione dei Magi, del 1564; in S. Agostino, il Martirio di S. Caterina, del 1580, e la Vocazione d'Andrea, del 1581; a Mongiovino, nel Santuario, la Deposizione, del 1564, la Sacra Famiglia, del 1585, e la Crocifissione, del 1588; a Roma, nella Cappella Sistina, la Resurrezione, e, nella Biblioteca Vaticana, il Concilio Lateranense, ecc. Da ricordare la vetrata della cappella di S. Bernardino nel duomo di Perugia, su suoi cartoni (1565). Nella schiera dei manieristi tosco-umbro-romani non è fra i migliori: in tutte le sue opere è poca evidenza di valori, poca chiarezza di segno e una spiacevole pesantezza di forme. Fu anche scultore: si conserva di lui un Presepio di terracotta a Mongiovino. Morì in Roma, nel 1597
Bibl.: U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria, Spoleto 1923 (con la bibliografia anteriore).