SOLMI, Arrigo
Storico del diritto e uomo politico, nato a Finale nell'Emilia il 27 gennaio 1873. Professore di storia del diritto italiano nelle università di Camerino, Cagliari, Siena, Parma e Pavia, quindi di scienza politica nella regia università di Milano, deputato al parlamento (dal 1924); sottosegretario al Ministero dell'educazione nazionale (1932-1935); ministro guardasigilli (1935).
La sua vasta produzione comprende, tra l'altro, contributi alla storia delle Associazioni in Italia avanti le origini del Comune (Modena 1898; tema ripreso in più recenti scritti con vedute in parte modificate); alla storia dei rapporti tra Stato e Chiesa secondo scritti politici da Carlo M. al concordato di Worms (Modena 1901; altri notevoli contributi in scritti più recenti sul pensiero di Dante); alla storia del diritto sardo (quasi una ventina di monografie, e un volume di Studi storici sulle istituzioni della Sardegna nel Medioevo, Cagliari 1917); alla storia piacentina e milanese; alla storia del diritto penale (edizione e studio di Alberto da Gandino). Più remntemente (1920) segnalò il valore (e solo da allora si poté dire acquisito alla generale conoscenza dei medievalisti) del testo detto Honorantiae civitatis Papiae, dandone un'edizione dal manoscritto rintracciato, e accompagnandola di studî e commenti (rifusi in L'amministrazione finanziaria del Regno Italico, Pavia 1932). Ma la più larga fama tocca alla sua Storia del diritto italiano (1ª ed., Milano 1908; 3ª ed., 1930) che, in forma quasi di manuale, riuscì ben costruita e proporzionata sistemazione e sintesi della materia. La considerazione, in lui prevalente, della storia del diritto pubblico e l'attività che, come cittadino, svolse per la resistenza nella guerra mondiale e per la valorizzazione della vittoria, influirono a orientare anche la sua opera di studioso verso la storia del Risorgimento (un volume, quasi di divulgazione, Milano 1918, tradotto in più lingue: Ciro Menotti e l'idea unitaria nell'insurrezione del 1831, Modena 1931; L'idea dell'unità italiana nell'età napoleonica, Roma 1935; Discorsi sulla storia d'Italia, nuova ed., Firenze 1935, ecc.) e verso i problemi della politica estera moderna (Italia e Francia, Milano 1931). Auspicando il mantenersi di legami di alta cultura con i Lombardi della Confederazione Elvetica, fondò e dirige l'Archivio storico della Svizzera italiana, pubblicandovi scritti numerosi.
Bibl.: E. Rota, A.S. nella sua opera di storico e di politico, Pavia 1934; Elenco delle pubblicaz. di A. S., Roma 1933.