ARRIVABENE VALENTI GONZAGA, Carlo
Nato a Mantova nel 1824 dal conte Francesco e dalla contessa Teresa Valenti Gonzaga, studiò giurisprudenza all'università di Pavia. Scoppiata la guerra del 1848, combatté nel corpo dei dragoni lombardi aggregato all'esercito piemontese; nel 1849 fu nello Stato Maggiore del generale M. Fanti e combatté a Novara. Tornato a Mantova, per sottrarsi alle persecuzioni della polizia austriaca l'A. fu costretto ad andare in esilio, dapprima a Parigi, poi in Inghilterra, dove restò per parecchi anni, vivendo in un primo tempo poveramente. Nell'anno accademico 1854-55 sostituì A. Gallenga come professore di lingua e letteratura italiana all'università di Londra; pubblicò allora (Londra 1855) una antologia I poeti italiani.Nel 1859 ottenne la cittadinanza britannica.
Collaboratore di diversi giornali inglesi, l'A. contribuì con la sua opera a orientare l'opinione pubblica inglese verso l'accoglimento di una soluzione in senso filopiemontese del problema italiano, come gli riconosceva lo stesso Cavour ("Troppo bene comprende la S.V. quanto essa possa giovare alla nostra causa presso codesto popolo, di cui se non possiamo acquistare l'appoggio, dobbiamo però ad ogni prezzo evitare l'ostilità", lettera all'A. da Torino il 24 apr. 1859, in C. Cavour, Lettere edite..., III,p. 60). Nello stesso 1859 si recò in Italia, dove, come corrispondente del giornale liberale Daily News,seguì le vicende della guerra in Lombardia; nel 1860 fu con Garibaldi in Sicilia e fino a Napoli, come corrispondente, oltre che del Daily News,della Morning Post e del giornale francese La liberté di E. Girardin. Fatto prigioniero durante la battaglia del Voltumo (10 ott.1860) e condotto a Capua, fu presto rilasciato per l'intervento del rappresentante inglese. Con gli articoli pubblicati sui giornali inglesi, e raccolti nel 1862 in volume con il titolo Italy under Victor-Emmanuel, A personal narrative (2 voll., London 1862), l'A., che in essi illustrava ampiamente la delusione seguita in Italia dopo Villafranca, il venir meno delle simpatie filofrancesi e il sorgere di quelle per l'Inghilterra, continuava la sua opera volta a suscitare attorno alla causa italiana l'interesse del popolo inglese: per questo, il libro gli valse amari rilievi da parte della Revue des Deux Mondes.
L'A., che nell'aprile 1860 aveva ripresa la cittadinanza italiana, seguì ancora come corrispondente del Daily News la campagna del 1866, e come corrispondente del Daily Telegraph quella di Roma dei 1870. Fu eletto alla Camera dei deputati nelle legislature IX (1865-67), X (1867-70) e XI (1870-74), per il collegio di Soresina; nel 1868 presentò alla Camera un progetto per l'assegnazione di una pensione alla vedova di G. Monti e al padre di G. Tognetti, giustiziati dal governo pontificio per i fatti della caserma Serristori, ma senza successo. Morì a Mantova il 7 ott. 1874.
Bibl.: E. D. Forgues, L'Italie pendant la guerre. Souvenirs d'un publiciste anglo-italien (1859-61) (recens. al libro dell'A. Italy under Victor Emmanuel ... ), in Revue des Deux mondes, XXXIII(1863), pp. 394-421; G. Arrivabene, Memorie della mia vita, II, Firenze 1884, pp. 193-197; C. Cavour, Lettere edite ed inedite, a cura di L. Chiala, III, Torino 1884, pp. 59 s., 82, 163; T. Sarti, Il parlamento subalpino e nazionale, Temi 1890, p. 65; A. Guerritore, La campagna dei Volturno e l'assedio di Gaeta (1860-61), Napoli 1911, pp. 23, 30, 33; Cavour e l'Inghilterra, Carteggio con V. E. D'Azeglio, II, 2, Bologna 1933, p. 97; La liberazione del Mezzogiorno e la formazione del regno d'Italia. Carteggi di Camillo Cavour..., I, Bologna1949, pp. 306, 416; IV, ibid. 1954, pp. 211-213; V,ibid. 1954, pp. 439, 501 s., 539; R. O. J. Van Nuffel, Carlo Arrivabene Valenti Gonzaga combattente e testimone, in Bollett. stor. mantovano, III (1958), pp. 327-341.