ARSOLI (A. T., 24-25-26)
Arsoli è un comune della provincia di Roma, nel Subappennino Romano, a 29 km. da Tivoli. Il paese si allunga su una collina (473 m.) propaggine del M. S. Elia, a sommità piuttosto spianata, che scende poi ripidamente al Rio Freddo, tributario dell'Aniene. È ricordato sino dal sec. VIII (fundus, poi castrum o castellum Arsulae nelle carte medievali), e a partire dal sec. XII si ha più volte notizia del suo castello, importante per la forte posizione, a guardia della Via Valeria. Noto è l'assedio posto al castello il 25 maggio del 1591 da Marco Sciarra con una schiera di banditi, che gli Arsolani respinsero vigorosamente. Il castello, rinnovato alla fine del sec. XVI e oggi ridotto a villa di proprietà dei Massimo, già feudatarî del paese, ne è il principale monumento. Vi si trovano, oltre ad alcune iscrizioni romane, affreschi degli Zuccari e di Marco Benefial, una raccolta di mobili e d'armi, e una farmacia del sec. XVI. La cappella ha protiro ogivale e decorazione cosmatesca.
Il censimento del 1656 attribuisce appena 200 ab. ad Arsoli, ma questi erano circa 600 nel 1701, e 1150 nel 1782; da allora la popolazione crebbe fino a 1836 ab. nel 1871; la notevole emigrazione ha determinato poi una stasi. Gli abitanti vanno, specialmente d'inverno, a cercar occupazione a Roma o nell'Agro; il censimento 1921 trovò infatti, accanto a 1667 abitanti presenti, 384 temporaneamente assenti.
Il territorio (circa kmq. 13,3), ricco d'acque, è in parte coltivato a ortaggi, ulivi, viti, cereali; poco meno di ¼ è tuttora occupato da boschi.
Arsoli è collegato a Tivoli e a Roma dalla ferrovia Roma-Sulmona, sulla quale ha una stazione.