ARTA
Città dell'Epiro, capoluogo dell'omonima provincia, costruita sulle pendici della collina Peranthi, sulle rive del fiume Arachtos, a pochi chilometri di distanza dalla sua foce nel golfo ambracio.
A. sorge sulle rovine dell'antica città di Ambracia, stazione commerciale di Corinto dall'VIII sec. (Strab., X, 2, 8). Gli scavi dell'ultimo ventennio hanno dimostrato che si tratta di una città provvista di cinta muraria, con un piano urbanistico completo. Un fitto sistema di strade parallele che si incrociano con arterie più larghe forma insulae rettangolari. Le case erano disposte su due file lungo i canali di scarico che percorrevano le insulae. Esse presentano fasi costruttive dall'età arcaica fino a quella tardo-ellenistica. Particolarmente curati sono gli edifici degli inizî del III sec. a.C., quando il re dei Molossi, Pirro, trasferì la sua capitale da Passaròn ad Ambracia, abbellendola con grandiosi edifici pubblici. A. deve la sua importanza alla posizione strategica che le permette di controllare le vie terrestri e le rotte marine dalla Grecia meridionale verso lo Ionio, l'Adriatico, l'Illiria, la Tessaglia e la Macedonia. La città ha svolto un importante ruolo nell'area epirota come centro commerciale e culturale. Il suo splendore cessò dopo l'assedio e la sottomissione ai Romani nel 189 a.C., quando una parte della città fu distrutta e i suoi tesori artistici furono trasportati a Roma. La catastrofe si concluse nel 167 a.C., allorché settanta città epirote furono rase al suolo dalle legioni romane: ma il completo abbandono sopraggiunse con il sinecismo obbligatorio degli abitanti di tutte le città epirote a Nicopoli dopo la battaglia navale di Azio (31 a.C.). È probabile che la città sia stata abitata dopo il declino di Nicopoli; il nome di A. appare per la prima volta nell'opera di Anna Comnena (1083-1148 c.a).
Bibl.: N. S. Zaphiropoulou, Ανασκαφη ταφων Αμβρακιας, in Prakt, 1957, pp. 85-88; I. P. Vokotopoulou, Υστεροαρχαϊκος ναος εις Αρταν, in AAA, II, 1969, pp. 39-43; ead., Πολεοδομικα της αρχαιας Αμβρακιας, ibid., IV, 1971, pp.332-335; ead., Η Ηπειρος στον 8° και 7° αιωνα π. Χ., in ASAtene, XLIV, 1982, pp. 77-100; P. Cabanes, J. Andreou, Le règlement frontalier entre les cités d'Ambracie et de Charades, in BCH, CIX, 1985, pp. 499-544.